Il Dl PNRR Scuola è legge. Sulla Gazzetta Ufficiale n.129 del 6 giugno è pubblicata la legge 5 giugno 2025, n. 79 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 aprile 2025, n. 45, recante ulteriori disposizioni urgenti in materia di attuazione delle misure del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l'avvio dell'anno scolastico 2025/2026”, entrata in vigore sabato 7 giugno.
Ricordiamo che il provvedimento, approvato dal Consiglio dei ministri il 28 marzo 2025 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 aprile, è stato esaminato dapprima dal Senato, che lo ha approvato, con modificazioni, nella seduta di mercoledì 21 maggio 2025. Nella seduta del 3 giugno l'Assemblea della Camera lo ha approvato in via definitiva.
L'ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) ha realizzato una nota sintetica (in allegato) sulle norme di interesse per i Comuni e le Città metropolitane in materia di Istruzione nonché sulle disposizioni - approvate in Parlamento grazie ad emendamenti presentati da ANCI e condivisi dal Ministero dell’Istruzione e del Merito - che introducono misure di semplificazione per l’edilizia scolastica PNRR e non PNRR.
Rimodulazione delle risorse PNRR Piano asili nido 2025 (Art. 3, comma 1)
La norma prevede che per il nuovo bando asili nido 2025 saranno utilizzate le risorse disponibili sugli altri investimenti di titolarità del MIM (nuove scuole, mense scolastiche, messa in sicurezza piani regionali). La norma prevede altresì che le risorse residue, non impiegate per il nuovo Piano asili nido 2025, possono essere utilizzate a favore di altre misure del PNRR, ai fini del conseguimento dei relativi obiettivi.
Fondo emergenze edilizia scolastica (Art. 3, commi 2 ter-2 quater)
Istituito un Fondo per le emergenze di edilizia scolastica prevedendo l’incremento di 10 mln per ciascuno degli anni 2025 e 2026 del Fondo unico per l’edilizia scolastica, al fine di realizzare interventi indifferibili e urgenti di messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Varianti in corso d’opera PNRR (Art. 3 quater, comma 1, lettera a))
La norma prevede per le varianti in corso d'opera che i soggetti attuatori possano darne comunicazione al MIM, senza attendere autorizzazione, secondo le indicazioni che lo stesso Ministero dovrà fornire. Saranno effettuate dal MIM verifiche successive, anche a campione, sull’ammissibilità delle stesse varianti e le relative spese.
Ribassi di asta PNRR (Art. 3 quater, comma 1, lettera b), comma 1 bis))
La disposizione consente ai Comuni e alle Città metropolitane l’utilizzo dei ribassi di asta in appalti di lavori già aggiudicati e non ancora avviati, anche tramite accordi quadro, al fine di garantire il raggiungimento degli obiettivi e dei target del PNRR e per fronteggiare l'incremento dei prezzi.
DNSH (Art. 3 quater, comma 1 ter)
La norma interviene sul Piano nazionale di formazione dei docenti – di cui all’articolo 24 del DL PNRR 152/2021 – prevedendo che per tutti i progetti di competenza del MIM relativi all’edilizia scolastica, confluiti successivamente nel PNRR, sia ammessa la possibilità dei ribassi d’asta per adeguare i progetti al principio del DNSH laddove indispensabile alla rendicontazione del target. Si prevede inoltre che tale principio si applichi anche ai casi di modifiche resesi necessarie in sedi di sviluppo progettuale in appalti di lavori già aggiudicati, anche tramite accordi quadro.
Controlli a campione fondi ordinari (Art. 3-sexies)
La disposizione introduce il controllo a campione, in luogo del controllo massivo per alcuni fondi ordinari, erogati ai Comuni per interventi di edilizia scolastica risalenti al pre-covid (verifiche vulnerabilità, scuole antisismiche, fondo comma 140 etcc.). Il controllo a campione consentirà di velocizzare le procedure di verifica per migliaia di istanze e i pagamenti delle somme che spesso i Comuni hanno anticipato direttamente.
Proroga al 31 luglio 2025 per l’inserimento dei CUP delle cd “piccole opere” in piattaforma Regis (Art. 3, comma 2 bis)
Prorogato al 31 luglio 2025 il termine per l’inserimento da parte dei Comuni beneficiari all’interno del sistema di monitoraggio e rendicontazione degli identificativi di progetto (CUP) e al 31 ottobre 2025 il termine della possibilità di revoca del contributo nel caso di mancato rispetto del termine di aggiudicazione dei lavori.
Chiarimenti su revoca finanziamenti (Art. 3 quinquies)
La norma chiarisce la previsione di cui all’art. 2 del DL 19/2024 circa le scadenze dei progetti finanziati dal PNRR, specificando che la revoca delle risorse o l’attivazione dei poteri sostitutivi è limitata ai casi di superamento dei termini stabiliti da target e milestones europei del PNRR, escludendo quindi le scadenze italiane dalla previsione di cui sopra.
Leggi anche: “Edilizia scolastica e PNRR, via libera del Senato al Dl n. 45/2025”
