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Sardegna, via libera dal Consiglio alla legge sull'edilizia abitativa che proroga il Piano casa

Premi volumetrici concessi fino al 31 dicembre 2016. I privati potranno vendere immobili ad un prezzo simbolico a società che si occuperanno del recupero e del riordino urbano

giovedì 16 aprile 2015 - Redazione Build News

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Con 33 sì e 18 no, il Consiglio regionale della Sardegna ha varato il disegno di legge sull'edilizia abitativa (DL 130) recante “Norme per il miglioramento del patrimonio edilizio e per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia”.  

Il testo di legge era entrato in aula lo scorso 13 marzo. "La semplificazione e il riordino delle disposizioni in materia di urbanistica ed edilizia, e di tutte le procedure che governano il processo normativo così da rendere più vicina la pubblica amministrazione alle necessità dei cittadini e delle imprese, è uno degli obiettivi del disegno di legge 130", ha spiegato assessore dell’Urbanistica ed Enti locali, Cristiano Erriu.

La nuova legge introduce forme di agevolazione per la riqualificazione e il miglioramento delle qualità architettonica ed energetica del patrimonio edilizio. “Il nostro tentativo è stato quello di contemperare i diversi interessi in gioco con particolare riguardo alle strutture turistico ricettive per favorire più ampi periodi di fruizione, migliorare la capacità di accoglienza e diversificarne i servizi", ha detto Erriu.

RISCHIO IDROGEOLOGICO. Sono riconosciute premialità volumetriche per gli interventi di ricostruzione con trasferimento di volumetrie dalle aree maggiormente sensibili al rischio idrogeologico ad altre prive di tali criticità.

VENDITA CASE AD UN EURO PER RILANCIARE L'EDILIZIA. Tra gli emendamenti approvati quello proposto dal gruppo Sardegna Vera che consente la cessione, nei centri storici e nelle aree residenziali, di immobili non utilizzati a un prezzo simbolico, anche 1 euro, da parte dei proprietari alla Regione o agli enti locali e quindi ad un terzo - privato o altro soggetto attuatore pubblico – nell'ambito dei programmi integrati per il riordino urbano, volti a riqualificare gli ambiti urbani e le periferie caratterizzate da tessuti edilizi disorganici, incompiuti o degradati.

“Un’iniziativa concreta e pratica che può rappresentare una soluzione importante per il recupero di molte aree urbane, soprattutto dei centri storici”, ha sottolineato il capogruppo di Sardegna Vera Efisio Arbau.

Il meccanismo è abbastanza semplice, ha spiegato Arbau, “e poggia su alcune leggi regionali vigenti come la n.16/94 (programmi integrati di riqualificazione urbanistica) e la n.29/98 (recupero dei centri storici) il cui impatto, anche per le risorse disponibili, può essere amplificato attraverso un accordo di programma che, con la regia regionale e l’attuazione delegata ai comuni, consente ai privati di vendere immobili ad un prezzo simbolico (1 euro) ad una società esistente o di nuova costituzione, eventualmente con capitale pubblico-privato, che si occuperà sia del recupero del fabbricato che del contesto urbano”.

Nel nord Europa, ha ricordato Arbau, “questo tipo di operazioni sono particolarmente apprezzate ed anche in Italia ci sono esperienze interessanti; in Sardegna può avere altrettanto successo, perché in molti nostri paesi come nelle città ci sono tanti stabili abbandonati che oggi non hanno futuro ma possono trovarlo attraverso questo nuovo modo di far incontrare domanda e offerta”.

A prima vista, ha osservato Raimondo Perra, anch’egli del gruppo di Sardegna Vera, “quella di proporre la vendita di case ad un euro può sembrare una operazione di marketing, invece è una cosa molto seria: in Sardegna ci sono moltissimi immobili degradati (a volte intere porzioni di un centro abitato) e si tratta magari di eredità molto frazionate o proprietà di persone che da tempo vivono altrove, di fabbricati realizzati cinquant’anni fa e oltre in pessimo stato di conservazione, che producono solo costi per chi li possiede”. Crediamo, ha concluso, “che con la nostra proposta ci sia la possibilità di creare attorno a queste situazioni un circuito nuovo e virtuoso sia per le persone che per il nostro tessuto edilizio.”

PREMI VOLUMETRICI. La nuova legge prevede anche opere di riqualificazione, sostituzione e modifica di destinazione d'uso. Per la demolizione di un singolo immobile è ammesso un aumento volumetrico massimo del 40%; qualora vengano realizzate aree verdi, parcheggi e alloggi per edilizia residenziale sociale, la volumetria complessiva prevista dal programma integrato potrà arrivare ad un massimo del 30%.

Introdotte novità anche per quanto riguarda la demolizione e ricostruzione di edifici esistenti che necessitano l'adeguamento a standard qualitativi, architettonici, energetici, tecnologici, di sicurezza strutturale e l'eliminazione delle barriere architettoniche. In particolare, è previsto un premio volumetrico pari al 30% o, in alternativa e per immobili di piccole dimensioni - lotti non superiori ai 500 metri quadri o con un volume non superiore ai 2.000 metri cubi - del 15%, oltre che la possibilità di superare i parametrici volumetrici e dell'altezza previsti dalle vigenti disposizioni comunali e regionali.

OK AMPLIAMENTI FINO AL 31/12/2016. Gli ampliamenti volumetrici sono concessi fino al 31 dicembre 2016.

CONTENIMENTO DEL CONSUMO DI SUOLO. “Ovviamente grande attenzione è rivolta al contrasto e al contenimento del consumo di suolo – ha aggiunto l’assessore Erriu - alla limitazione dell’espansione urbana e alla sua rigenerazione e riqualificazione garantendo, allo stesso tempo, l’adeguamento degli edifici alle nuove esigenze delle famiglie e del sistema produttivo. La legge mira alla salvaguardia sia delle aree rurali che di quelle costiere e rimuove quelle norme del recente passato che hanno costituito un rischio per l'assetto del territorio, come la legge sul golf, o della sicurezza delle persone come per esempio il riuso abitativo degli scantinati”.

PRIMO TASSELLO. La legge appena approvata è "il primo tassello di una più complessa legge regionale - ha ricordato il titolare dell’Urbanistica - di governo del territorio alla quale stiamo già lavorando e la cui base di discussione sarà presentata al più presto. Lo stesso valga per il Ppr zone interne e la Carta dei suoli".

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