“Per conseguire l’obiettivo di allineare i valori catastali per gli edifici che sono stati sottoposti a interventi di efficienza energetica e di miglioramento strutturale, finanziati in tutto o in parte da fondi pubblici dal 2019, sono state inviate le prime lettere di invito alla compliance, che hanno riguardato circa 3.000 immobili attualmente iscritti in Catasto e privi di rendita catastale. Per il 60 per cento di essi, anche utilizzando i riscontri del destinatario, sono state completate le attività di controllo preliminare”.
Lo riporta il Documento programmatico di finanza pubblica (DPFP) 2025 (in allegato), deliberato dal Consiglio dei ministri il 2 ottobre scorso.
“Nell’ambito delle strategie per la mappatura delle proprietà non incluse nel registro catastale, la fase preliminare di ricognizione degli immobili – effettuata mediante la fotointerpretazione delle ortofoto rese disponibili da Agea sovrapposte alla cartografia catastale – è stata completata sui territori di competenza di 60 province, che coprono oltre il 65 per cento del territorio nazionale”, si legge a p. 94 del DPFP 2025.
Ricordiamo che con il provvedimento del 7 febbraio 2025, il Direttore dell'Agenzia delle Entrate ha definito le modalità con le quali l’Agenzia invia, al contribuente che ha usufruito del Superbonus, apposita comunicazione nei casi in cui non risulti presentata la dichiarazione di variazione catastale.
In partenza altre 12mila lettere del Fisco
L'invio delle lettere di compliance riguarda, in una prima fase, gli intestatari catastali di immobili oggetto degli interventi di cui all'articolo 119 del Decreto Rilancio, che risultano all'attualità iscritti in Catasto privi di rendita catastale o con valori catastali di modesta entità rispetto ai costi sostenuti per effettuare gli interventi edilizi. Nell'aprile del 2025 è partita ufficialmente la campagna di controllo lanciata dall’Agenzia delle Entrate, e sono state inviate circa 3mila lettere di compliance. Entro ottobre 2025 è previsto l'invio di altre 12mila lettere. L'Agenzia delle Entrate ha escluso un invio generalizzato di comunicazioni di compliance a tutti i contribuenti. Nel caso di ricezione di una comunicazione di compliance da parte dell'Agenzia, al contribuente è data comunque la possibilità di dimostrare che tale obbligo non sussiste (LEGGI TUTTO).