L’export della filiera legno-arredo si conferma stabile nei primi otto mesi del 2025, nonostante la flessione registrata ad agosto. Secondo i dati elaborati dal Centro Studi FederlegnoArredo su base Istat, il settore ha chiuso il periodo gennaio–agosto con un valore complessivo di 12,7 miliardi di euro, pari a un lieve -0,2% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un risultato che testimonia la capacità del comparto di mantenere posizioni solide sui mercati internazionali, pur in un contesto globale ancora complesso.
Ad agosto, invece, la flessione è stata più marcata con un -4,7% sull’anno precedente, complici dinamiche geopolitiche e rallentamenti in diverse aree commerciali.
Produzione in ripresa: mobili a +4,3%
Buone notizie arrivano dal fronte della produzione industriale, che nel mese di ottobre vede il settore del Mobile crescere del 4,3%, confermando il trend positivo del periodo gennaio–ottobre (+4,1%). Si tratta di un ritorno alla normalità dopo due anni difficili: il 2024 aveva chiuso a –2,9%, e il 2023 a –5,7%. A sostenere la ripresa sembra essere soprattutto il mercato interno, rafforzato dai bonus edilizi che continuano a incidere sulle performance del comparto.
Il settore del Legno mostra invece un andamento più altalenante, con una variazione stabile a –0,3% nei primi dieci mesi dell’anno.
Mercati esteri: Francia e Cina frenano, UK e Paesi Bassi crescono
L’analisi dei principali mercati di destinazione rivela andamenti contrastanti.
Tra le performance negative nella top ten:
- Francia: –2,4% (valore vicino ai 2 miliardi), penalizzata dalla crisi del mercato interno;
- Germania: –0,4%;
- Svizzera: –2,8% (544 milioni);
- Cina: –10,9% (293 milioni), la peggiore variazione, condizionata dal rallentamento immobiliare e da tensioni commerciali internazionali.
In crescita invece:
- Regno Unito: +4,2%;
- Spagna: +1%;
- Paesi Bassi: +7,4% (292 milioni);
- Emirati Arabi Uniti: +4,7% (309 milioni).
Nella top ten si distingue anche la performance degli USA, che restano al secondo posto nonostante un calo di –1,7% (quasi 1,4 miliardi). “Il dato è la sintesi di un tentativo iniziale di anticipare i dazi e di un successivo deterioramento dell’export, culminato nel –16,4% di agosto”, spiega Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredo. “Speriamo di chiudere l’anno con una perdita a una sola cifra e in una sostanziale tenuta generale della filiera”.
I mercati più dinamici: Marocco tra i migliori
Tra i Paesi con le migliori performance emergono:
- Marocco: +48,7% (109 milioni), guidato da investimenti in edilizia e hospitality;
- Turchia: +23,3%;
- Portogallo: +22,4%;
- Paesi Bassi: +7,4%.
Nel complesso, l’UE27 cresce leggermente (+0,4%) e rappresenta il principale sbocco commerciale con 6,5 miliardi di euro. I mercati extra-UE avanzano del +2,2%, trainati da Regno Unito e Canada (+8%), mentre il Messico registra un forte calo (–18,7%).
L’Asia segna invece un –8,4%, soprattutto per il crollo della Cina. In parallelo aumentano le importazioni: l’Italia ha importato dalla Cina 1,5 miliardi (+2,2%), mentre l’Europa ha raggiunto 20,4 miliardi (+8,8%), un dato significativo rispetto al boom del secondo semestre 2024 (+32%).
L’Africa cresce del +15,4%, con Marocco e Libia in evidenza.
Le prospettive: stabilità nel 2026 e il ruolo del Salone del Mobile
Guardando al futuro, Feltrin resta prudente: “Per il prossimo anno ci aspettiamo un primo semestre stabile, con una maggiore dinamicità nella seconda parte del 2026. Il nostro obiettivo è continuare ad accompagnare le aziende verso nuovi mercati, puntando su qualità, innovazione e ricerca”.
In questo scenario, il Salone del Mobile si conferma ambasciatore internazionale della filiera e pilastro delle strategie di sviluppo. Le iniziative globali collegate alla manifestazione, sottolinea Feltrin, saranno decisive per rafforzare la competitività del settore nei mercati emergenti e consolidati.