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Legge per l’architettura e l’ambiente costruito: il modello spagnolo al convegno OAR

La Spagna, attraverso un percorso di partecipazione pubblica, è arrivata ad avere una legge di trasformazione del Paese in grado di orientare, nei prossimi anni, in base a precisi obiettivi, anche la spesa relativa ai Recovery Plan

lunedì 7 marzo 2022 - Redazione Build News

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In Spagna, attraverso un modello improntato alla partecipazione pubblica, si è arrivati ad avere una Legge per l’architettura e l’ambiente costruito – che ha mosso i primi passi nel 2020, ha avuto il via libera del Consiglio dei Ministri spagnolo lo scorso gennaio e dovrebbe essere definitivamente approvata entro il settembre 2023 – in grado di avviare un processo di trasformazione del Paese che consentirà di spendere i fondi a sua disposizione esclusivamente nell’ottica di ottenimento degli obiettivi sottesi alla legge.

L'esperienza spagnola è stata al centro di «The New European Bauhaus – La legge per l?Architettura e l?ambiente costruito della Spagna e il futuro delle città post Covid19», convegno organizzato dall’Ordine degli Architetti di Roma, con il coordinamento scientifico di Christian Rocchi, delegato Politiche Nazionali OAR, al quale hanno partecipato gli assessori all’Urbanistica e i presidenti degli Ordini degli Architetti di Bologna, Torino, Milano, Roma, Palermo, Bari e Catania. L’iniziativa si è svolta il 3 marzo alla Casa dell?Architettura di Roma, dove si è insediato un tavolo permanente per discutere di un nuovo progetto di città che tenga conto dei profondi mutamenti generati dall’emergenza sanitaria e delle ingenti risorse economiche provenienti dal Pnrr.

Qualità dell’architettura, sussidiarietà, dialogo e collaborazione con le pubbliche amministrazioni, coinvolgimento e partecipazione dei cittadini. Sono temi cruciali per lo sviluppo delle città post Covid19, che dovranno essere declinati, in tempi rapidi, nel processo di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), con l’obiettivo di cogliere le opportunità connesse alle tante risorse a disposizione per la trasformazione degli spazi urbani.

Tra gli spunti emersi al convegno OAR, la difficoltà a conciliare, in ottica Pnrr, una visione rivoluzionaria con strumenti ancora di retroguardia e i timori sull’effettiva capacità del sistema pubblico e privato di sostenere il grande impegno richiesto.

LA LEGGE SPAGNOLA. Ospite d’eccezione Iñaqui Carnicero Alonso – Colmenares, direttore generale di Agenda Urbana e Architettura del Ministero dei Trasporti, della Mobilità e dell’Agenda Urbana della Spagna:

Il contesto attuale – afferma – è favorevole per promuovere un testo legislativo innovativo sulla qualità dell’architettura, con la crisi sanitaria che ha imposto come parametri fondamentali dello sviluppo urbano parametri di flessibilità, adattabilità, comfort e vivibilità degli spazi. Il processo di costruzione della legge spagnola ha puntato fortemente, sin dall’inizio, sul modello partecipativo, con il coinvolgimento – tra gli altri – di oltre 100 professionisti e la raccolta di 80 contributi sulla pagina web appositamente creata. Si tratta di una norma in grado di promuovere la collaborazione interdisciplinare, in cui l’architettura rappresenta l’elemento di equilibrio principale tra gli aspetti ambientali, sociali economici e tecnici.

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