Nella seduta congiunta delle Commissioni Ambiente e Trasporti della Camera dei Deputati, è stato approvato un emendamento al DL Infrastrutture per il rifinanziamento del fondo investimenti stradali nei piccoli comuni.
Nel dettaglio, il fondo è stato rifinanziato anche per il 2026 per un importo pari a 10 milioni di euro. Sono risorse dedicate agli interventi urgenti di messa in sicurezza di tratti stradali, ponti e viadotti di competenza comunale. “L'ulteriore stanziamento amplierà significativamente il numero dei progetti finanziabili, permettendo di far fronte alle condizioni critiche di molte strade comunali che necessitano di interventi immediati e improcrastinabili di manutenzione e messa in sicurezza”, spiega una nota del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Ricognizione degli autovelox
Un altro emendamento, approvato anch'esso dalle Commissioni VIII Ambiente e IX Trasporti della Camera riunite in sessione congiunta, nel corso dell'esame del DL Infrastrutture, prevede la ricognizione degli strumenti utilizzati per l’accertamento della violazioni dei limiti di velocità (autovelox).
Nel dettaglio, è stata inserita una previsione finalizzata a risolvere le criticità relative all'uso dei dispositivi impiegati per l'accertamento delle violazioni dei limiti di velocità, come previsto dall'articolo 142 del Codice della Strada. L'obiettivo è creare un quadro univoco – su scala nazionale, regionale e locale – circa i dispositivi in uso, specificando numero e tipologia degli strumenti, il loro legittimo utilizzo e la necessaria verifica dei requisiti tecnici per la relativa approvazione o omologazione.
“Questo intervento risulta necessario, urgente e indifferibile per il riordino delle regole di settore e per definire norme chiare sugli standard e sulle procedure di approvazione ed omologazione dei dispositivi. Ciò al fine di prevenire situazioni di incertezza sulla perdurante regolarità nel tempo del regime approvativo (o di omologazione) dei singoli dispositivi, assicurando che gli stessi siano utilizzati esclusivamente in chiave di prevenzione e deterrenza all'interno di un quadro normativo certo, con un sistema sanzionatorio adeguato che garantisca sempre il diritto alla difesa ai cittadini”, spiega il MIT.
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