Il nuovo Codice dei Contratti Pubblici ha portato con sé molte novità legislative rispetto alle bozze presentate in precedenza, e il testo normativo che ne è scaturito non può che considerarsi positivo sia per P.A. e imprese. Per comprendere al meglio i cambiamenti introdotti, è stata pubblicata da Upel - Unione provinciale Enti Locali - un prospetto sintetico dei principali cambiamenti.
Aggiudicazione: cosa cambia. In particolare, sono cambiati i criteri di aggiudicazione che, col nuovo testo, prevedono la soglia di 1 milione di euro per l’applicazione del criterio di aggiudicazione del massimo ribasso e l’eliminazione della possibilità del ribasso per gli oneri della sicurezza e il costo della manodopera.
Introdotta anche l’esclusione automatica delle offerte anomale e l’anticipazione del 20% del prezzo dell’appalto per le imprese in gara. Inoltre, in sede d’offerta, sarà necessario fornire una terna di subappaltatori per le gare superiori alla soglia comunitaria.
Subappalti più regolati. In caso di subappalto - limitato al 30% dell’importo - vige ora l’obbligo di indicare nei contratti – oltre al ribasso massimo del 20% – tutti i dettagli relativi alle prestazioni che verranno eseguite dal subappaltatore.
Non da ultimo, è stato inserito nel testo anche l’impossibilità per le imprese di usare lavori subappaltati per ottenere le qualifiche necessarie per partecipare alle gare.
Piccole medie imprese in gara. Un aspetto molto importante è il rilievo dato alle capacità realizzative e alle competenze tecniche dell’impresa in gara e all’accesso da parte delle PMI attraverso l’obbligo di suddivisione in lotti delle opere.
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