Efficientamento energetico

Nuovo Conto termico, cosa cambia e i commenti delle associazioni

Aiel chiede l'avvio di una campagna di informazione nazionale. Anima, Assoclima e Assotermica: “Finalmente una misura stabile, più chiara e senza scadenza”

martedì 26 gennaio 2016 - Redazione Build News

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Misure di semplificazione per superare le oggettive difficoltà di accesso, riduzione dei tempi di erogazione degli incentivi e ampliamento degli interventi ammessi.

Sono molte le novità contenute nello schema di decreto del ministero dello Sviluppo economico recante “Aggiornamento del sistema di incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni”, sul quale il 20 gennaio scorso è stata raggiunta l'intesa in Conferenza Unificata. Dopo la firma dei tre Ministeri di competenza il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

LE MISURE PER IL SETTORE DELLE BIOMASSE E NON SOLO. L'Associazione Italiana Energie Agroforestali (Aiel) ha pubblicato una nota che segnala le principali novità relative sia ad alcuni aspetti di carattere generale del provvedimento, sia ad elementi specifici per il settore dei generatori di calore a biomasse.

Incentivo in un'unica rata. Nel caso in cui l’ammontare totale dell’incentivo non sia superiore a € 5.000 il GSE corrisponderà l’incentivo in un'unica rata.

Pagamento online e con carta di credito. Saranno ammesse modalità di pagamento online e tramite carta di credito per attestare le spese sostenute.

Lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW con iter semplificato. Verrà istituito il catalogo degli apparecchi domestici con potenza termica utile nominale inferiore o uguale a 35 kW. Acquistando uno dei prodotti della lista, l’operatore accede a un iter semplificato per la compilazione della scheda domanda, in cui non è necessario indicare i dati tecnici e prestazionali del generatore.

Generatori di calore a biomassa. La potenza termica nominale massima ammissibile dei generatori di calore alimentati a biomassa passa da 1 MWt a 2 MWt.

È stato eliminato l’obbligo di iscrizione ai registri per caldaie a biomassa con potenza termica superiore a 500 kW, quindi è possibile l’accesso diretto agli incentivi.

Esco. I soggetti pubblici e privati che sono ammessi ai benefici del Conto Termico possono avvalersi di una ESCO (Energy Service Company) mediante la stipula di un contratto di servizio energia o di un contratto di prestazione energetica.

Contabilizzazione del calore. Nel caso di impianti con potenza termica utile superiore a 200 kW è richiesta l’installazione di sistemi per la contabilizzazione del calore.

Deroga al principio della sostituzione. La deroga al principio della sostituzione, ovvero la nuova installazione, già prevista per le imprese agricole, viene estesa anche alle imprese operanti nel settore forestale.

Serre. Nel caso specifico delle serre, per le sole aziende agricole, è consentito il mantenimento dei generatori esistenti a gasolio con sola funzione di backup. In tal caso il produttore è tenuto a installare strumenti di misura, certificati da soggetto terzo e accessibili ai controlli.

Impianti di generazione centralizzati. In caso di sostituzione di più generatori di calore presso uno o più edifici e/o case isolate con un impianto di generazione centralizzato di potenza minima superiore a 1.000 kWt, la richiesta di concessione dell’incentivo potrà essere presentata al raggiungimento della sostituzione di almeno il 70% dei generatori esistenti presso le diverse utenze. Tutti i generatori di calore sostituiti devono essere alimentati a biomassa, a carbone, a olio combustibile, o a gasolio. I generatori a biomassa installati presso la centrale termica devono avere i requisiti tali da ottenere, ai sensi del presente decreto, un coefficiente premiante riferito alle emissioni di polveri pari a 1,5.

Sostituzione dei generatori di calore alimentati a GPL con generatori alimentati a biomassa. La possibilità di sostituire i generatori di calore alimentati a GPL con generatori di calore alimentati a biomassa – che era solo ed esclusivamente alle aziende agricole (IAP) – viene ora estesa anche alle imprese operanti nel settore forestale.

Certificazione del generatore. Entro dodici mesi dall’entrata in vigore del decreto di attuazione dell’articolo 290, comma 4 del d.lgs. 152/2006 (certificazione ambientale dei generatori a biomasse), l’accesso agli incentivi è altresì subordinato all’avvenuta certificazione del generatore.

Dimensionamento dell’accumulo termico. Per il dimensionamento dell’accumulo termico, nel caso di caldaie automatiche a pellet (<500 kW), non è previsto un volume minimo in funzione della potenza nominale, ma si rimanda alle indicazioni del costruttore e/o del progettista.

Certificazione del pellet. Il pellet utilizzato deve essere certificato da un organismo di certificazione accreditato che ne certifichi la conformità alla nuova norma UNI EN ISO 17225?2. Nel caso delle caldaie potrà essere utilizzato solo pellet appartenente alla classe di qualità per cui il generatore è stato certificato, oppure pellet appartenente a classi di miglior qualità rispetto a questa.

Termocamini a legna. I termocamini a legna che nella precedente versione potevano sostituire esclusivamente i camini aperti potranno sostituire ora anche i camini e termocamini a focolare chiuso e le stufe a legna.

Valori limite delle emissioni. I valori limite delle emissioni per l’accesso al Conto Termico sono stati modificati secondo gli orientamenti del decreto di attuazione dell’art. 290 comma 4 d.lgs. 152/2006, di prossima emanazione. Pertanto sono stati abbassati sia per l’ingresso al meccanismo incentivante sia in riferimento ai valori del Coefficiente moltiplicativo (Ce). Tuttavia, i valori limite fanno ora riferimento a due parametri: il particolato primario (PP) e il monossido di carbonio (CO).

IL CONTRIBUTO DI AIEL. AIEL esprime una “valutazione complessivamente positiva sull'impostazione generale del provvedimento e in particolare sugli aspetti specifici che riguardano il settore dei generatori a biomasse. Gli elementi di semplificazione costituiscono sicuramente un passo avanti per un accesso diffuso alle misure previste e le novità introdotte ne migliorano l’applicazione. L’iter per giungere a questo risultato ha avuto tempi oggettivamente troppo lunghi, ma ora è importante dare rapidamente «le gambe» alle misure previste”.

L'Associazione ricorda che in questi mesi “ha partecipato attivamente ai tavoli tecnici del CTI predisposti allo scopo, ha presentato proposte al GSE, ai Ministeri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente, delle Politiche Agricole e Forestali, all’ENEA, alle Regioni. Un parte significativa delle nostre proposte e osservazioni hanno ottenuto attenzione e positive risposte”.

ORA SUBITO LE REGOLE APPLICATIVE DEL GSE. Affinché il Conto Termico “possa finalmente esprimere tutte le sue concrete potenzialità”, Aiel chiede che il GSE “emani quanto prima le nuove Regole Applicative, senza le quali il provvedimento non può essere attivato. In questo ambito saranno molto importanti gli elementi di semplificazione di accesso al Portaltermico che sono previsti nel Decreto e che devono trovare una concreta applicazione”.

CAMPAGNA DI INFORMAZIONE NAZIONALE. L'Associazione chiede inoltre che “si avvii quanto prima una campagna di informazione nazionale che si avvalga dei più importanti mezzi di comunicazione affinché il Conto Termico da semisconosciuto diventi uno strumento noto e alla portata delle famiglie, delle imprese e delle pubbliche amministrazioni. È quindi fondamentale che in tempi rapidi sia data attuazione al Programma Triennale di Informazione e Formazione (Art. 13, comma 1, d.lgs. 102/2014) che l’ENEA è incaricato di realizzare e nel quale è prevista una specifica sezione per la promozione degli incentivi concessi dal Conto Termico con particolare riferimento alle opportunità per la Pubblica Amministrazione, per i cittadini e per le imprese”.

ANIMA, ASSOCLIMA E ASSOTERMICA SODDISFATTE: “FINALMENTE UNA MISURA STABILE, PIÙ CHIARA E SENZA SCADENZA”. ANIMA, Assoclima e Assotermica “hanno lavorato costantemente con le Istituzioni per la pubblicazione ottimale della Revisione e in modo particolare per risolvere la scarsa remunerabilità e la complessità dei processi legati al Conto termico”, sottolineano le associazioni in un comunicato.

IL CONTO TERMICO 2.0 COMPENSA L'INCERTEZZA DELLE DETRAZIONI. “Accogliamo con grande soddisfazione - dichiara il presidente di ANIMA Alberto Caprari - il nuovo Conto Termico, che diviene finalmente una misura senza scadenza e permanente. Non fluttuante pertanto come gli incentivi fiscali. Entrambi sono strumenti complementari e il Conto Termico revisionato è ottimo per compensare l'incertezza delle detrazioni. Si favorisce così una certa stabilità per gli utilizzatori e le industrie delle tecnologie italiane. Riteniamo urgente, pertanto, che una parte dei fondi a disposizione siano investiti anche nella comunicazione agli utenti finali, affinché presto ne possano trarre vantaggio”.

INCENTIVO AI PANNELLI SOLARI TERMICI IN RAGIONE DELLA LORO PRODUCIBILITÀ MEDIA (E QUINDI DELLA LORO RESA) E AGLI APPARECCHI IBRIDI CON CALDAIA A CONDENSAZIONE E POMPA DI CALORE. Anche Assotermica, aggiunge il presidente Alberto Montanini, “plaude al raggiungimento di un’intesa perché finalmente il conto termico può diventare uno strumento di supporto concreto al mercato. L’approvazione della sua revisione, da tempo richiesta da tutta l’industria, riconosce alle nostre tecnologie e al nostro settore un ruolo strategico per le politiche di efficienza e di sviluppo delle rinnovabili nel nostro Paese. Tra le novità più importanti, a cui abbiamo lavorato assiduamente, segnaliamo l'assegnazione dell’incentivo ai pannelli solari termici in ragione della loro producibilità media (e quindi della loro resa) e l’attribuzione dello stesso anche agli apparecchi ibridi con caldaia a condensazione e pompa di calore. In quest’ultimo caso ci auguriamo che possa essere un contributo importante alla crescita di un segmento di mercato verso il quale tutte le nostre imprese pongono grande attenzione. Non da ultimo, segnaliamo la possibilità di ottenere il rilascio dell'importo spettante in un'unica rata per valori del beneficio non superiori ai 5.000 euro, rispetto ai 2 o 5 anni attuali. E’ evidente che ciò dovrebbe rendere ancora più appetibile l’investimento per i soggetti che potranno beneficiare del nuovo incentivo”.

POMPE DI CALORE, PREVISTA LA REVISIONE DEI VALORI DEL COEFFICIENTE DI VALORIZZAZIONE DELL’ENERGIA TERMICA PRODOTTA CI. Assoclima, attraverso la voce del presidente Alessandro Riello, dichiara che “questo provvedimento completa il quadro degli incentivi anche a supporto delle tecnologie più efficienti per la climatizzazione invernale degli edifici. Oltre a misure semplificative, che rendono più agevole l’accesso all’incentivo e più rapida la sua erogazione, sono stati introdotti l’ampliamento della tipologia di interventi agevolabili, l’adeguamento del livello di incentivazione e l’aggiornamento dei requisiti tecnici minimi di accesso. Tra le misure di semplificazione il decreto prevede la predisposizione, a cura del GSE, di una lista di prodotti idonei con potenza termica fino a 35 kW per i quali sarà possibile usufruire di una procedura semiautomatica per l'accesso agli incentivi. Per quanto riguarda in particolare le pompe di calore, è stata riconosciuta la precedente debolezza dell’incentivo, rispetto al costo di investimento sostenuto, e quindi prevista la revisione dei valori del coefficiente di valorizzazione dell’energia termica prodotta Ci. E’ stato previsto l’innalzamento della soglia di ammissibilità degli impianti dagli attuali 1000 kW a 2000 kW.”

Leggi anche: “Conto termico 2.0: innalzato il livello degli incentivi. Ecco tutte le novità

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