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Pagamenti e tutela dei subappaltatori e subfornitori: ASSISTAL appoggia una proposta di legge

La proposta chiarisce che i pagamenti effettuati direttamente dalle stazioni appaltanti in favore di subappaltatori e subfornitori – previsti dalla legge o dai contratti – devono essere considerati “pagamenti normali” e, pertanto, non soggetti a revocatoria fallimentare

lunedì 3 novembre 2025 - Alessandro Giraudi

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Negli ultimi anni, numerose imprese impegnate nella filiera degli appalti pubblici si sono trovate in difficoltà a causa di un’interpretazione incerta della normativa sui pagamenti diretti ai subappaltatori e subfornitori. In particolare, in diversi casi, i pagamenti eseguiti dalle stazioni appaltanti a favore di queste imprese sono stati oggetto di azioni revocatorie fallimentari, con la richiesta di restituire somme già corrisposte per lavori regolarmente eseguiti. Una situazione paradossale che ha colpito soprattutto micro, piccole e medie imprese, mettendo a rischio la loro stabilità economica e la continuità operativa delle opere pubbliche.

Per questo motivo ASSISTAL, l’Associazione di categoria aderente a Confindustria che rappresenta le imprese del settore impiantistico, del Facility Management e dei Servizi di Efficienza Energetica (Esco), sostiene con convinzione una proposta di legge volta a colmare questa lacuna normativa e a tutelare le imprese della filiera.

Cosa prevede la proposta di legge

La proposta chiarisce che i pagamenti effettuati direttamente dalle stazioni appaltanti in favore di subappaltatori e subfornitori – previsti dalla legge o dai contratti – devono essere considerati “pagamenti normali” e, pertanto, non soggetti a revocatoria fallimentare. In questo modo si elimina ogni dubbio interpretativo e si offre maggiore certezza del diritto a tutte le parti coinvolte.

ASSISTAL: "Un passo importante per rafforzare la fiducia delle imprese" 

ASSISTAL sottolinea che si tratta di un intervento di buon senso, necessario per salvaguardare il tessuto produttivo rappresentato da migliaia di PMI che, pur avendo svolto regolarmente le proprie prestazioni, rischiano di dover restituire somme già utilizzate per pagare manodopera, fornitori e materiali. Una condizione che può mettere in crisi imprese sane e compromettere la continuità di servizi e lavori pubblici.

Il pagamento diretto ai subappaltatori, previsto dalla normativa sugli appalti, rappresenta uno strumento essenziale per garantire la regolare esecuzione delle opere e la tutela dell’interesse pubblico. Consente alle stazioni appaltanti di mantenere la piena operatività dei cantieri e alle imprese di proseguire le attività senza blocchi o ritardi, assicurando trasparenza e sostenibilità economica.

“Auspichiamo che la proposta sia a breve condivisa dalle forze politiche - ha affermato Roberto Rossi, Presidente dell’Associazione - riconoscendo la piena legittimità di una prassi già consolidata e fondamentale per la tenuta del settore. È un passo importante per rafforzare la fiducia delle imprese nel sistema degli appalti pubblici e per valorizzare il lavoro di una filiera strategica per il Paese”.

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