Dai dati rilevati nell’ultimo Rapporto Rifiuti Speciali dell'ISPRA, giunto alla ventiquattresima edizione, emerge che ancora una volta è il settore delle costruzioni e demolizioni - con circa 83,3 milioni di tonnellate - quello con la maggiore produzione totale di rifiuti speciali, concorrendo per quasi il 51% alla produzione complessiva.
Nel 2023 torna ad aumentare la quantità di rifiuti generati dalle attività industriali, commerciali, artigianali, di servizi, di trattamento dei rifiuti e di risanamento ambientale, ma nello stesso anno si raggiunge un dato record nel recupero, grazie al quale il 73% (130 milioni di tonnellate) degli speciali acquista una nuova vita: di questi, oltre 80 milioni di tonnellate sono rifiuti da costruzione e demolizione che diventano prevalentemente sottofondi stradali e rilevati.
Riciclato l’81% dei rifiuti da costruzione e demolizione
L’81% dei rifiuti da costruzione e demolizione, al netto dei quantitativi relativi alle terre e rocce e ai fanghi di dragaggio, è stato riciclato.
Amianto
Il quantitativo di rifiuti prodotti contenenti amianto si attesta a 240 mila tonnellate.
Fanghi di depurazione delle acque reflue urbane
La produzione dei fanghi di depurazione delle acque reflue urbane si attesta a 3,2 milioni di tonnellate, in leggera contrazione (-0,16%) rispetto al 2022.