È la road map che guiderà la transizione energetica della Regione Marche da qui al 2030, con l’obiettivo di ridurre le emissioni e rendere il sistema energetico più sostenibile e autonomo. Stiamo parlando del nuovo Piano Regionale Energia e Clima 2030 (PREC 2030), approvato dalla Giunta e realizzato con il supporto scientifico dell’Università Politecnica delle Marche.
Il Piano è stato condiviso con le associazioni di categoria. Dopo le opportune verifiche e revisioni è stato ora adottato per avviare la procedura di valutazione ambientale strategica e di incidenza.
Obiettivo installare 2,3 GW di nuova potenza rinnovabile entro il 2030
Il PREC 2030 marchigiano fissa l’obiettivo di installare 2,3 GW di nuova potenza rinnovabile entro il 2030, con una netta prevalenza del fotovoltaico (75% del totale). Di questa nuova capacità, quasi 1 GW dovrà essere realizzato entro il 2026. La Regione è già in linea con questo percorso: nel 2023 erano stati installati 0,24 GW. Per raggiungere questi traguardi sarà necessario destinare circa 25 km², pari allo 0,25% del territorio regionale. La priorità sarà data all’installazione di impianti fotovoltaici su tetti, aree industriali e urbanizzate, allo sviluppo dell’eolico – compreso quello off-shore nel mare Adriatico – e all’espansione dell’agrivoltaico avanzato, che avrà un impatto contenuto, interessando solo lo 0,23% della superficie agricola utilizzata.
Incentivi all'autoconsumo
Tra le misure previste ci sono incentivi all’autoconsumo e interventi per rendere più efficiente l’uso dell’energia in abitazioni, imprese, trasporti e reti elettriche.
Riduzione del deficit elettrico regionale
Un altro obiettivo fondamentale è ridurre il deficit elettrico regionale: oggi le Marche producono solo il 35% dell’elettricità che consumano. Con le misure previste dal Piano, il divario si ridurrebbe dal 65% del 2023 al 22% entro il 2030.
Comunità Energetiche Rinnovabili
Oltre alla produzione, il Piano promuove anche un uso più consapevole dell’energia, sostenendo le Comunità Energetiche Rinnovabili e prestando particolare attenzione ai territori interni e alle fasce più fragili della popolazione.
Mappatura delle aree idonee e sviluppo di tre hydrogen valleys
Tra le azioni strategiche previste ci sono: la mappatura delle aree idonee per le rinnovabili; lo sviluppo di tre hydrogen valleys (due in provincia di Ancona, una in quella di Ascoli Piceno) per produrre idrogeno verde; la transizione energetica dei porti e del settore della raffinazione; il potenziamento delle reti elettriche e il contrasto alla povertà energetica.