Dopo l’esame in Commissione Attività Produttive della Camera e in Commissione Industria del Senato, nella seduta del 20 novembre scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato in via definitiva il decreto legislativo chiamato “Codice degli incentivi”. Tale D.Lgs. è attutivo dell’articolo 3, commi 1 e 2, lettera b), della legge 27 ottobre 2023, n.160, recante “Delega al Governo in materia di revisione degli incentivi alle imprese e disposizioni di semplificazione delle relative procedure nonché in materia di termini di delega per la semplificazione dei controlli sulle attività economiche”, collegato con gli obiettivi di sviluppo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR – Missione 1, Componente 2, Riforma 3 “Razionalizzazione e semplificazione degli incentivi alle imprese”).
Il decreto legislativo armonizza la disciplina di carattere generale in materia di incentivi alle imprese, definisce i princìpi generali che regolano i procedimenti amministrativi che le imprese devono seguire per accedere alle agevolazioni e fornisce le relative disposizioni per l’utilizzo della strumentazione tecnica funzionale. L'obiettivo è semplificare le procedure, garantire certezza normativa e favorire la partecipazione di tutte le categorie produttive.
Principio di parità tra lavoratori autonomi e imprese nelle richieste di incentivi
Il provvedimento introduce, all’articolo 10, il principio di parità tra lavoratori autonomi e imprese nelle richieste di incentivi. Nei bandi compatibili, i lavoratori autonomi potranno partecipare alle stesse condizioni previste per le piccole e medie imprese, escludendo i requisiti non pertinenti alla loro attività. I bandi definiranno disposizioni specifiche per garantire un accesso effettivo e non discriminatorio.
“In questo modo si conclude un percorso avviato con la legge n. 81/2017 e più volte richiamato nei tavoli di confronto presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con le categorie professionali: un passo concreto verso l’inclusione e la valorizzazione di tutte le forme di lavoro”, sottolinea una nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Confprofessioni: finalmente parità di accesso per professionisti e imprese
Ricordiamo che in una memoria depositata il 6 ottobre scorso in Commissione Attività Produttive della Camera, Confprofessioni ha espresso forte apprezzamento per il provvedimento atteso da tempo dal mondo delle professioni (LEGGI TUTTO).