Semplificare, riordinare e razionalizzare i procedimenti amministrativi oggi disciplinati dal Testo Unico dell’edilizia (decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380). Porre chiarezza sulla ripartizione delle competenze tra Stato e Regioni, garantendo il rispetto dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (LEP), come strumento necessario per assicurare standard minimi uniformi.
Sono questi gli obiettivi del disegno di legge di delega al Governo per l’adozione del Codice dell’edilizia e delle costruzioni, approvato con procedura d’urgenza dal Consiglio dei Ministri nella riunione del 4 dicembre 2025, su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, del Ministro per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa Maria Elisabetta Alberti Casellati e del Ministro per la pubblica amministrazione Paolo Zangrillo.
La delega autorizza il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi finalizzati a compiere un’ampia e organica revisione della normativa in materia di edilizia e di sicurezza delle costruzioni. Il testo fa seguito al cosiddetto “Salva Casa” (decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito con modifiche dalla legge n. 105/2024), che ha operato una prima semplificazione.
Sicurezza delle costruzioni
L’intervento normativo previsto dal disegno di legge delega riguarda, in primo luogo, la disciplina legislativa di settore relativa alla sicurezza delle costruzioni, che necessita di un aggiornamento alla luce delle moderne tecniche costruttive e delle accresciute esigenze di sicurezza sismica ed energetica.
Favorire coordinamento con norme urbanistiche e beni culturali e paesaggistici
Si prevede, inoltre, di favorire il coordinamento con le disposizioni urbanistiche e le altre normative di settore come la disciplina dei beni culturali e paesaggistici.
Stato legittimo immobili e titoli edilizi: semplificazione e trasparenza delle procedure
Infine, si semplifica la dimostrazione dello stato legittimo degli immobili e si rafforza l’efficacia e la trasparenza delle procedure per il rilascio dei permessi di costruire, delle Segnalazioni Certificate di Inizio Attività (SCIA) e degli altri titoli del settore edilizio.
OICE: certezza del diritto e semplificazioni fondamentali per il settore e per i progettisti
L'OICE, l'Associazione confindustriale che riunisce le società di ingegneria e architettura, ha espresso un particolare apprezzamento per l'iniziativa del Governo. Per il Presidente Giorgio Lupoi, "è fondamentale avviare un processo di riforma, come quello oggi all'esame della Camera, che consenta anche al settore dell'ingegneria e dell'architettura di avere un quadro chiaro ed uniforme, quindi trasparente e tale da permettere l'avvio delle iniziative sul territorio, a partire da quelle concernenti la rigenerazione urbana, che necessitano spesso di ingenti apporti di capitale privato che a loro volta devono potersi fondare su un quadro di regole chiare e stabili nel tempo. L'esigenza di ricondurre in un unico codice che semplifichi e razionalizzi le norme oggi frammentate e non più del tutto lineari del testo unico del 2001 è molto avvertita da chi si muove nel campo della progettazione assumendosi oneri dichiarativi e responsabilità tecniche di non poco conto".
In prospettiva Lupoi si augura che "a questo punto le iniziative parlamentari in essere presso l'ottava commissione della Camera e il ddl delega del Ministro Matteo Salvini possano essere armonizzate in un testo in grado di aggregare il massimo consenso e di essere approvato al più presto. Siamo convinti che con questo disegno di legge si potrà rilanciare lo sviluppo nel settore dell'edilizia ma soprattutto migliorare il rapporto fra cittadini e amministrazioni creando le basi per il miglioramento delle nostre città in termini di qualità e sostenibilità. Per quanto ci riguarda supporteremo ogni iniziativa, come questa, che possa 'rigenerare' il quadro delle regole attuali".
ANCE: necessaria riforma nella materia edilizia per troppo tempo lasciata nei cassetti
“La legge delega sull’edilizia è un importante segnale di attenzione da parte del governo, dopo anni di attesa, su un tema fondamentale per la vita e la crescita delle nostre città”, ha commentato la Presidente dell’ANCE (Associazione Nazionale dei Costruttori Edili) Federica Brancaccio.
“Da tempo sottolineiamo la necessità di aggiornare il quadro di norme per rispondere ai bisogni dei cittadini: dalle periferie ai centri storici occorrono soluzioni per combattere il degrado e fornire servizi efficienti”, continua la presidente dei costruttori che aggiunge: “Per farlo bisogna dotarsi di una disciplina organica, chiara e trasparente, che superi la frammentazione che oggi caratterizza la materia e riveda con maggior attenzione i confini dei poteri in capo a Stato e Regioni. Dobbiamo superare l’immobilismo e ridare slancio e futuro alle nostre città”.
“In attesa di conoscere e approfondire i dettagli tecnici del testo approvato dal Governo non si può negare la necessità di una riforma nella materia edilizia per troppo tempo lasciata nei cassetti”, conclude Brancaccio.