Il SuperEcobonus continua a rappresentare una delle misure più rilevanti degli ultimi anni per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano. Secondo i dati ENEA aggiornati al 30 novembre 2025, gli investimenti complessivi ammessi a detrazione hanno superato i 235 miliardi di euro, con oltre 500 mila asseverazioni depositate su tutto il territorio nazionale.
Il peso delle tipologie edilizie
La quota principale degli investimenti riguarda i condomìni, che concentrano la parte più consistente delle risorse economiche: oltre 84 miliardi di euro di spesa ammessa a detrazione, a fronte di circa 139 mila asseverazioni. Seguono gli edifici unifamiliari, con quasi 28 miliardi di euro e più di 245 mila interventi, confermando il ruolo centrale delle villette e delle abitazioni singole nella fase iniziale della misura.
Rilevante anche il contributo delle unità immobiliari funzionalmente indipendenti, che totalizzano oltre 11 miliardi di euro di investimenti ammessi e più di 117 mila asseverazioni, mentre risulta ormai marginale il canale degli edifici a uso pubblico.
Le regioni che guidano la classifica
Dal punto di vista territoriale, il SuperEcobonus mostra una forte concentrazione nelle regioni economicamente più dinamiche. Lombardia si conferma al primo posto per volumi complessivi, con investimenti che superano i 23 miliardi di euro, seguita da Veneto ed Emilia-Romagna, entrambe sopra la soglia dei 10 miliardi.
Buone performance anche per Lazio, Campania, Piemonte e Toscana, mentre le regioni del Mezzogiorno, pur con importi complessivi inferiori, registrano un numero significativo di interventi soprattutto sugli edifici unifamiliari.
Un impatto strutturale sul settore edilizio
I dati ENEA confermano come il SuperEcobonus abbia avuto un impatto strutturale sul settore delle costruzioni, generando una domanda senza precedenti di lavori di efficientamento energetico e miglioramento sismico. Nonostante il progressivo ridimensionamento dell’incentivo, il volume complessivo degli investimenti evidenzia un’eredità duratura in termini di riqualificazione del patrimonio immobiliare e riduzione dei consumi energetici.
Il bilancio al 30 novembre 2025 fotografa dunque una misura che, pur avviandosi alla conclusione, ha profondamente trasformato il mercato edilizio italiano e il modo di intervenire sugli edifici esistenti.
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