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Affidamenti diretti sotto i 5mila euro, prorogata la possibilità di utilizzare l’interfaccia ANAC

L'ANAC ha accolto la richiesta dell'ANCI di proroga, fino alla completa funzionalità delle Piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD), dell’utilizzo dell’interfaccia web della Piattaforma contratti pubblici (PCP) per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro

venerdì 20 giugno 2025 - Alessandro Giraudi

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L'ANAC ha accolto la richiesta dell'ANCI di proroga, fino alla completa funzionalità delle Piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD), dell’utilizzo dell’interfaccia web della Piattaforma contratti pubblici (PCP) per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro. 

Ricordiamo che l’utilizzo della piattaforma è in scadenza a giugno 2025. 

“Questo risultato ottenuto dall’ANCI consente a numerosi piccoli Comuni che soffrono spesso di carenza strutturale e di personale, di poter svolgere le propria attività di acquisti e affidamenti, tramite queste procedure semplificate che molto spesso soprattutto nei nostri enti sono anche le più numerose”, dichiara Alessandro Santoni, sindaco di San Benedetto Val di Sambro e coordinatore nazionale dei piccoli Comuni dell’ANCI.

Anticipato l'emendamento al DL Infrastrutture

In proposito, segnaliamo che un emendamento è stato presentato alla Camera nell'ambito dell'esame del Decreto Infrastrutture (decreto-legge n. 73/2025). In anticipo rispetto a questa iniziativa parlamentare, l'Autorità ha prorogato senza scadenza la semplificazione che consente di richiedere il Codice Identificativo Gara (CIG) mediante l’interfaccia web dell’ANAC, senza passare da una PAD. 

Il provvedimento dell'Autorità

Con un provvedimento approvato dal Consiglio di Anac il 18 giugno 2025, l’Autorità ha prolungato la possibilità di utilizzare l’interfaccia web messa a disposizione dalla Piattaforma dell’Autorità per gli affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro da parte di scuole, comuni, enti pubblici. “La decisione – spiega il comunicato dell'ANAC - è stata presa al fine di agevolare le stazioni appaltanti e gli enti concedenti nell’attuazione del processo di digitalizzazione degli affidamenti. Un provvedimento che va incontro alle esigenze di istituti scolastici, piccoli comuni ed enti pubblici in caso di impossibilità o difficoltà di ricorso alla Piattaforma dei contratti pubblici, al fine di consentire l’assolvimento delle funzioni ad essa demandate, ivi compresi gli obblighi in materia di trasparenza.

Come è noto, infatti, dallo scorso anno sono entrate in vigore le disposizioni in materia di digitalizzazione dei contratti. In base al nuovo Codice degli Appalti, le stazioni appaltanti e gli enti concedenti utilizzano le piattaforme di approvvigionamento digitale (PAD) per svolgere le procedure di affidamento dei contratti”. 

“Con questo provvedimento, abbiamo voluto ancora una volta andare incontro alle esigenze dei comuni e delle amministrazioni, specie quelle di dimensioni più ridotte, favorendo la semplificazione”, dichiara il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busìa. “Da più parti, dagli stessi comuni e dall’Anci, sono giunte richieste ad Anac di prorogare l’uso in via transitoria della piattaforma web messa a disposizione dall’Autorità, prolungando alcuni adempimenti previsti dall’organizzazione dell’ecosistema nazionale dei contratti pubblici. Questo soprattutto date le difficoltà operative ancora riscontrate dalle stazioni appaltanti nell’uso delle piattaforme di approvvigionamento digitale per affidamenti diretti di importo inferiore a 5.000 euro. Nello stesso tempo, richiamiamo le piattaforme a porre in essere ogni misura idonea a favorire la semplificazione del procedimento digitale per l’affidamento dei contratti richiamati, nel rispetto delle regole tecniche stabilite dal Codice e del relativo aggiornamento in corso. Anac si riserva di monitorare il buon esito dell’attività per stabilire la definitiva dismissione della scheda per gli affidamenti in parola dalla PCP web”.
 
Si ricorda che la deroga all’uso delle PAD per i micro-affidamenti (di importo inferiore a 5.000 euro) di lavori, servizi e forniture è stata originariamente introdotta con Comunicato del Presidente del 10 gennaio 2024, poi prorogata successivamente, da ultimo fino al 30 giugno 2025 con Comunicato del 28 dicembre 2024. Soprattutto le stazioni appaltanti di piccole dimensioni hanno manifestato alcune difficoltà nell’utilizzo delle piattaforme che si interconnettono con Anac e hanno tratto finora giovamento dalla possibilità di caricare i dati direttamente sulla piattaforma dell’Autorità.

Nel corso del 2024, sono stati rilasciati 3,4 milioni di CIG (codici identificativi delle gare) relativi ad affidamenti di importo inferiore a 5.000 euro, per un valore medio di 1.480 euro.

Leggi anche: “Affidamenti diretti sotto i 5mila euro: lettera di ANCI ad ANAC

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