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Bozza Manovra 2026: anche gli artigiani bocciano il divieto compensazione debiti previdenziali

L'articolo 26 del Ddl Bilancio, se non modificato, depotenzierebbe anche gli strumenti messi in campo per sostenere gli investimenti, come i crediti d’imposta Industria 4.0, Transizione 5.0 e ricerca e sviluppo e la cultura come il Tax credit cinema

martedì 4 novembre 2025 - Alessandro Giraudi

a-artigiano

CNA, Confartigianato e Casartigiani esprimono forte preoccupazione per gli effetti derivanti dall’applicazione della misura contenuta nel disegno di legge di Bilancio 2026 che estende a tutti i soggetti la disciplina, finora limitata a banche e intermediari finanziari, che vieta la compensazione dei crediti d’imposta con i debiti previdenziali e contributivi.

A partire dal 1° luglio 2026, la compensazione sarà infatti consentita solo per i crediti d’imposta emergenti dalle dichiarazioni annuali, escludendo dunque i crediti maturati a seguito dell’acquisizione dei bonus edilizi e di altri incentivi.

Questa modifica provocherà gravi tensioni di liquidità, in particolare per le imprese del comparto casa – dall’edilizia all’impiantistica – che hanno applicato lo sconto in fattura e stanno legittimamente utilizzando i crediti fiscali per compensare i propri debiti contributivi.

La riduzione dell’ambito di compensazione rischia di rendere inutilizzabili, in tutto o in parte, le rate dei crediti d’imposta relativi ai bonus edilizi, con conseguente perdita e danni economici e finanziari per le imprese.

L'art. 26 depotenzierebbe anche i crediti Industria 4.0 e Transizione 5.0

Le organizzazioni segnalano inoltre che l’articolo 26, se non modificato, colpirebbe e depotenzierebbe anche gli strumenti messi in campo per sostenere gli investimenti, come i crediti d’imposta Industria 4.0, Transizione 5.0 e ricerca e sviluppo e la cultura come il Tax credit cinema.

“Si tratta – sostengono – di una norma che rischia di compromettere la pianificazione finanziaria di migliaia di imprese, con il pericolo di omissioni nei versamenti contributivi, soggette a sanzioni, e una drastica riduzione della liquidità disponibile”.

CNA e le altre organizzazioni dell’artigianato auspicano un intervento in sede di approvazione del disegno di legge, mantenendo invariata la disciplina vigente, al fine di preservare la liquidità e la stabilità economica delle imprese.

Leggi anche: “Bonus edilizi, nella Manovra 2026 divieto compensazione debiti previdenziali

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