Nella seduta del 4 settembre 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge, con delega al Governo, che interviene in modo organico sulla disciplina delle professioni ordinistiche. Il provvedimento tocca numerosi aspetti di interesse per le categorie tecniche, giuridiche e sanitarie, con l’obiettivo di rendere il sistema più moderno, efficiente e in linea con le esigenze di cittadini e imprese.
Equo compenso: tutele rafforzate
Il testo attribuisce particolare centralità all’articolo 2, che affronta tre temi cruciali: il riconoscimento e la valorizzazione delle competenze, la semplificazione organizzativa e regolatoria a carico degli Ordini e Collegi professionali, il rafforzamento delle tutele in materia di equo compenso.
Il commento dei Geometri
“Si tratta di principi che il Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati segue e sostiene da tempo – ha dichiarato il Presidente CNGeGL Paolo Biscaro – il riconoscimento delle competenze è fondamentale per permettere ai professionisti di esprimere appieno il loro ruolo nella società e la semplificazione degli assetti ordinistici rappresenta una condizione indispensabile per rendere il sistema più efficiente, a beneficio della collettività. Infine, l’equo compenso garantisce la dignità della professione e un corretto equilibrio nei rapporti con la committenza. Sono aspetti che accogliamo con favore e che, ci auguriamo, troveranno rapida attuazione nel percorso parlamentare”.
Secondo il Consiglio Nazionale dei Geometri “la riforma avvia, quindi, un passaggio significativo per l’intero comparto delle professioni, che sarà chiamato a contribuire alla definizione delle norme attuative e alla concreta implementazione delle nuove misure. Si tratta di un risultato che premia l'impegno di sensibilizzazione che le categorie professionali hanno sempre portato avanti per sollecitare questa necessaria modernizzazione del quadro normativo”. Nell'ambito di un'iniziativa coordinata delle categorie tecniche, d'intesa con Professioni Italiane, il presidente CNGeGL è intervenuto il 7 agosto 2025 su Italia Oggi con un testo a sua firma, che si inserisce in una serie di editoriali a cura dei presidenti degli altri Ordini e Consigli, tutti uniti nella richiesta di una riforma urgente e necessaria degli ordinamenti professionali.