“Insieme al ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, stiamo lavorando per cercare di portare al 50% le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni delle abitazioni anche nel 2026, oggi al 36%, e valutiamo di rendere possibile usufruirne in cinque anni anziché dieci, rendendo l'ecobonus più immediato e conveniente”.
Questo annuncio della viceministra all'Ambiente e alla Sicurezza Energetica, Vannia Gava, è accolto positivamente dalla CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa), la quale confida che l’imminente Manovra preveda la conferma dei bonus edilizi al 50% con un periodo di detrazione a 5 anni.
Senza una conferma al 50%, per il 2026 un giro d’affari di soli 15 miliardi
La Confederazione rileva che sulla base di suoi calcoli nei primi sei mesi del 2025 l’ammontare di lavori incentivati si attesta intorno ai 15 miliardi con la prospettiva di sfiorare i 40 miliardi a fine anno, in linea con l’andamento pre Superbonus. “Senza una conferma della detrazione al 50%, per il 2026 stimiamo un giro d’affari di appena 15 miliardi per le ristrutturazioni, con gravi ripercussioni su imprese e occupazione e anche sul percorso di riqualificazione del patrimonio immobiliare”, dichiara la CNA.