Nel disegno di legge di Bilancio 2026, ora al Senato, nell'ambito delle norme di revisione e di razionalizzazione della spesa, c'è una disposizione che introduce una condizione di regolarità fiscale e contributiva quale presupposto necessario per il pagamento dei compensi ai liberi professionisti che rendono prestazioni in favore delle amministrazioni pubbliche.
A tal fine, il professionista è tenuto a produrre la documentazione comprovante la regolarità fiscale e contributiva contestualmente alla presentazione della fattura per le prestazioni rese.
Si tratta del comma 10 dell'articolo 129 della "bozza" di Manovra 2026, che così recita:
10. Il regolare adempimento degli obblighi fiscali e contributivi da parte dei liberi professionisti che rendono prestazioni nei confronti delle amministrazioni pubbliche è condizione per il pagamento di compensi per attività professionale da parte delle medesime amministrazioni. A tal fine il libero professionista produce la predetta documentazione comprovante la regolarità fiscale e contributiva unitamente alla presentazione della fattura per le prestazioni rese.
La norma è in bilico
Questa novità scatterebbe dal 1° gennaio 2026, salvo modifiche o la sua cancellazione nel corso dell'esame parlamentare della Manovra. Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, la disposizione, criticata anche da alcuni rappresentanti della maggioranza, potrebbe essere cancellata dal testo del Ddl Bilancio 2026.
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