Saranno rese note con apposita deliberazione entro 30 giorni le motivazioni, in corso di stesura, della mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera CIPESS n. 41 del 6 agosto 2025 riguardante il Ponte sullo Stretto di Messina.
“La sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti”, si legge nel comunicato ufficiale, “all’esito della Camera di consiglio seguita all’adunanza del 29 ottobre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera CIPESS n. 41/2025, seduta del 6 agosto 2025”.
Nessuna valutazione sull’opportunità e sul merito dell’opera
“La Corte dei conti tramite la Sezione di controllo di legittimità si è espressa, nella giornata di ieri, su profili strettamente giuridici della delibera CIPESS, relativa al Piano economico finanziario afferente alla realizzazione del 'Ponte sullo stretto', senza alcun tipo di valutazione sull’opportunità e sul merito dell’opera”, precisa la magistratura contabile. “Il rispetto della legittimità è presupposto imprescindibile per la regolarità della spesa pubblica, la cui tutela è demandata dalla Costituzione alla Corte dei conti. Le sentenze e le deliberazioni della Corte dei conti non sono certamente sottratte alla critica che, tuttavia, deve svolgersi in un contesto di rispetto per l’operato dei magistrati”.
Meloni: “Ennesima invasione della giurisdizione sulle scelte di Governo e Parlamento”
Durissima la dichiarazione del Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni: “La mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera CIPESS riguardante il Ponte sullo Stretto è l’ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento. Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l’adunanza di oggi; per avere un’idea della capziosità, una delle censure ha riguardato l’avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l’esistenza dei computer. La riforma costituzionale della giustizia e la riforma della Corte dei Conti, entrambe in discussione al Senato, prossime all’approvazione, rappresentano la risposta più adeguata a una intollerabile invadenza, che non fermerà l’azione di Governo, sostenuta dal Parlamento”.
Pd: “La decisione della Corte dei Conti conferma quanto denunciamo da tempo”
“La decisione della Corte dei Conti conferma quanto denunciamo da tempo: troppe irregolarità, troppe forzature. Gravissimo e ignobile che Salvini attacchi la Corte invece di assumersi le proprie responsabilità”, ha dichiarato il capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera, Marco Simiani. “Meloni e Giorgetti prendano immediatamente le distanze da queste parole e da questo modo di fare: un atteggiamento spregiudicato e irresponsabile. Il governo non può ignorare quanto sta accadendo. Ci appelliamo al rispetto delle leggi e del giuramento fatto da Meloni e dai suoi ministri. Servono serietà e trasparenza, non propaganda”, ha concluso Simiani.
Salvini in question time alla Camera
Proprio nel giorno dello stop arrivato dalla Corte dei Conti, il Vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha risposto presso l'Aula della Camera dei Deputati a due interrogazioni a risposta immediata in merito alla realizzazione dell'opera: una riguarda le iniziative di competenza ai fini della selezione, attraverso gara pubblica, di un nuovo contraente generale per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, anche alla luce della disciplina europea in materia di appalti; l'altra interrogazione concerne le iniziative di competenza volte a sospendere, alla luce dei rilievi formulati dalla Corte dei Conti, la realizzazione dell'opera, destinando le risorse stanziate a opere infrastrutturali volte a migliorare la connessione della Sicilia e della Calabria e la mobilità interna di tali regioni.
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Fonte Stretto di Messina