Il 17 luglio 2025 il Consiglio regionale del Lazio ha approvato, con 26 voti favorevoli e 8 contrari, la proposta di legge regionale n. 171 del 9 agosto 2024, adottata dalla Giunta con deliberazione n. 668 dell’8 agosto 2024, recante “Semplificazioni e misure incentivanti il governo del territorio”, che tra l'altro recepisce il Salva Casa (Decreto Legge 29 maggio 2024 n. 69, convertito con modificazioni nella legge 24 luglio 2024 n. 105).
“Un provvedimento articolato e controverso, che ha visto un serrato confronto in aula fino a notte inoltrata, con l’approvazione finale degli articoli 19, 2 e 5, profondamente modificati da emendamenti e subemendamenti – in gran parte della maggioranza – e l’introduzione dell’articolo aggiuntivo 20 bis. Chiusa infine la discussione con l'approvazione dell’articolo 21 sull’entrata in vigore e il titolo della legge”, riferisce il comunicato del Consiglio regionale.
Semplificazione e snellimento procedurale
“L’approvazione della Legge di Semplificazione Urbanistica n. 171 è un successo di cui andiamo molto orgogliosi”, ha commentato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca. “Il testo nasce per dare risposte concrete ai sindaci, ai territori e, soprattutto, ai cittadini. Due sono le parole chiave: semplificazione e snellimento procedurale rispetto al quadro normativo vigente. Questo significa meno burocrazia e tempi più rapidi di realizzazione delle opere. Una legge che porta con sé importanti innovazioni in materia di Via e Vas con un procedimento congiunto, modifiche alla normativa vigente in materia di recupero di sottotetti e seminterrati e introduzione di una procedura semplificata di variante urbanistica per la realizzazione di opere finanziate dal PNRR. Importante anche il nuovo approccio rispetto alla Rigenerazione Urbana, per rendere effettivamente operativo un testo che non era mai decollato e che, adesso, può diventare finalmente uno strumento utile ed efficace di recupero delle aree più trascurate”, ha evidenziato Rocca.
Ricordiamo che nella precedente seduta del 2 luglio scorso, il Consiglio regionale del Lazio aveva approvato i seguenti articoli: articolo 7, relativo alla semplificazione delle procedure di valutazione ambientale, al fine di snellire e rendere più efficienti i tempi di approvazione dei progetti sul territorio regionale; articolo 8, che prevede la delega ai comuni in materia paesaggistica, rafforzando l’autonomia degli enti locali nella gestione e nel rilascio delle autorizzazioni paesistiche, in coerenza con gli indirizzi regionali; articolo 11, dedicato alla pubblicità del Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR) e alla definizione di una periodicità per il suo aggiornamento, per garantire maggiore trasparenza e adeguamento costante degli strumenti di pianificazione; articolo 12, finalizzato a garantire uniformità nella vigilanza sull’attività urbanistico-edilizia rispetto alle norme nazionali, rafforzando il coordinamento tra i livelli amministrativi; articolo 14, che introduce procedure semplificate per l’approvazione delle varianti urbanistiche legate agli interventi finanziati con risorse del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e del PNC (Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari), con l’intento di accelerare la realizzazione delle opere pubbliche e private strategiche per lo sviluppo regionale.
L'analisi degli Ordini delle professioni tecniche del Lazio
Riportiamo il comunicato del 17 luglio degli Ordini delle professioni tecniche del Lazio: “L’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma, l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati del Lazio e l’Albo dei Periti Industriali di Roma e provincia esprimono apprezzamento per i contenuti della proposta di legge n. 171 approvata questa mattina dal Consiglio Regionale del Lazio, sebbene su alcune tematiche ci si sarebbe aspettati meno burocrazia.
La proposta di legge, articolata e trasversale, introduce importanti modifiche all’intero quadro urbanistico regionale, intervenendo sulle numerose disposizioni già esistenti in materia, con l’obiettivo di rendere più efficiente e sostenibile la pianificazione del territorio. Tra i principali temi affrontati: la rigenerazione urbana, il recupero e il riuso del patrimonio edilizio esistente, l’ammodernamento delle normative sull’edilizia in zona agricola, l’incentivazione degli interventi di efficientamento energetico e miglioramento sismico, la semplificazione delle procedure autorizzative e una maggiore valorizzazione del ruolo dei Comuni nei processi decisionali”.
«Si tratta di un intervento normativo ampio, che risponde in modo concreto a molte delle criticità che da tempo emergono nella gestione urbanistica del territorio laziale – dichiara l’ing. Massimo Cerri, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma –. Accogliamo con favore una proposta che promuove una visione moderna e sostenibile del territorio, che rafforza il principio della rigenerazione rispetto al consumo di suolo e apre nuove opportunità di valorizzazione del patrimonio esistente, nel rispetto dell’ambiente, della legalità e della sicurezza, sebbene su alcune tematiche si dovranno promuovere nuove riflessioni, come ad esempio l’obbligo della conferenza dei servizi».
Sottolinea il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, Alessandro Panci: «Siamo contenti per i passi in avanti compiuti con l’approvazione della proposta di legge 171, che dimostra il lavoro della Regione verso una semplificazione e razionalizzazione della normativa in materia urbanistica. Attendiamo il testo coordinato per una valutazione di merito, ma crediamo nella necessaria ed urgente organicità tra le normative nazionali, regionali e comunali».
«La proposta legge 171 rappresenta un primo traguardo da tempo atteso e che risponde alle tante istanze ed esigenze dei professionisti», dichiara Antonio Scaglione, Presidente del Collegio Geometri di Roma, «un provvedimento necessario e volto sia all’innovazione che e alla tutela del territorio».
«Accogliamo positivamente l’approvazione della Legge 171, che segna un passo importante verso una visione più organica e integrata dello sviluppo territoriale – afferma il Per. Ind. Giovanni De Baggis, Presidente dell’Ordine dei Periti Industriali di Roma e Provincia –. Tuttavia, riteniamo fondamentale che il testo normativo ponga maggiore attenzione agli aspetti impiantistici, spesso trascurati nelle fasi di pianificazione e progettazione. L’integrazione dei principi dell’efficienza energetica, della sicurezza tecnologica e dell’innovazione impiantistica deve essere strutturale e non lasciata alla discrezionalità dei singoli interventi. Inoltre, auspichiamo che il recepimento del quadro normativo nazionale avvenga senza appesantimenti burocratici, con regole chiare e certe per i tecnici e per i cittadini».
«In particolare – aggiunge – occorre garantire l’applicazione piena dell’art. 135-bis del DPR 380/2001 relativo agli impianti multiservizio in fibra ottica per tutti i nuovi edifici, come misura indispensabile per la digitalizzazione dei territori e la loro competitività futura. L’adeguamento infrastrutturale in tal senso non è più rinviabile».
Gli Ordini professionali ritengono fondamentale che le professioni tecniche vengano coinvolte attivamente nella definizione e nell’attuazione delle politiche urbanistiche, perché sono i tecnici che affrontano quotidianamente problematiche relative a burocrazia e territori, essendo i reali portatori delle istanze dei cittadini.
I rappresentanti ordinistici sottolineano, infine, l’importanza di accompagnare l’iter legislativo con momenti di confronto tra amministratori e tecnici, per garantire l’efficacia e la piena applicabilità delle nuove misure.