«L’Italia non può permettersi di fallire il PNRR. Serve un’azione immediata, incisiva e concreta per sbloccare i cantieri e rimettere in moto il Paese. Senza infrastrutture e senza imprese, non ci sarà crescita né sviluppo». Lo ha detto il presidente di Federcepicostruzioni, Antonio Lombardi, commentando i dati del 2024 illustrati il 20 maggio scorso dall’ANAC a Montecitorio.
Il sistema degli appalti pubblici è sempre più opaco e inefficiente
«La Relazione annuale presentata alla Camera dei deputati dal Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Giuseppe Busìa, conferma in modo inequivocabile le preoccupazioni e le criticità che il nostro Centro Studi denuncia da tempo: il nostro sistema degli appalti pubblici è sempre più opaco e inefficiente», ha sottolineato Lombardi.
Secondo quanto emerso dalla Relazione, in alcuni settori la spesa del PNRR è ancora inferiore al 30% delle risorse disponibili.
Nel 2024 il 98% degli affidamenti di servizi e forniture è avvenuto con affidamento diretto, senza gara pubblica. Si registra un calo del 38,9% negli appalti di lavori pubblici, rispetto al 2023.
Cresce il ricorso al frazionamento artificioso degli appalti, con l’obiettivo di mantenersi al di sotto delle soglie di legge, una strategia che, pur volendo prescindere dalla palese illegalità, spesso prelude a sprechi e infiltrazioni mafiose.
Fallito il modello che ha smantellato le regole in nome della velocità
«È un quadro allarmante – prosegue il presidente Lombardi – che fotografa il fallimento di un modello che ha smantellato le regole in nome della velocità, finendo però per rallentare tutto. Il boom degli affidamenti diretti, l’assenza di concorrenza, il crollo degli investimenti in opere pubbliche e la debolezza strutturale delle stazioni appaltanti stanno paralizzando il settore delle costruzioni e minando la credibilità del sistema Italia».
Squilibrio tra spesa sanitaria e investimenti infrastrutturali
Nel 2024 il valore complessivo degli appalti pubblici è stato di 271,8 miliardi di euro, con una flessione del 4,1% rispetto al 2023. A trainare le spese sono state le forniture farmaceutiche, cresciute del +37,2%, superando i 40 miliardi di euro. Dati che confermano uno squilibrio evidente tra spesa sanitaria e investimenti infrastrutturali.
Le proposte di Federcepicostruzioni
Federcepicostruzioni rinnova il suo appello a Governo e Parlamento per:
• rafforzare la trasparenza degli appalti, limitando l’abuso degli affidamenti diretti e del frazionamento artificioso;
• rilanciare gli investimenti pubblici attraverso un piano straordinario per le infrastrutture materiali e immateriali;
• qualificare le stazioni appaltanti e semplificare le procedure, ma nel rispetto delle regole;
• introdurre controlli preventivi e successivi efficaci contro corruzione e illegalità.
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