È stata raggiunta il 30 luglio 2025 in Conferenza Unificata l'intesa sul decreto FER X (che sostiene con incentivi la realizzazione di impianti a fonti rinnovabili come il fotovoltaico, l’eolico, l’idroelettrico e l’utilizzo dei gas di depurazione, favorendo la produzione di energia pulita in modo sostenibile ed economicamente efficiente) e sul decreto che aggiorna i criteri minimi di prestazione energetica degli edifici, che favorisce l’uso delle rinnovabili e l’integrazione delle infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici.
Nucleare sostenibile, ok al DDL delega
Inoltre, la Conferenza Unificata del 30 luglio ha espresso parere positivo allo schema di legge delega per lo sviluppo del nuovo nucleare sostenibile, che punta a definire un quadro normativo organico sull’intero ciclo di vita della nuova tecnologia nucleare, sia a fissione sia a fusione.
Il Governo sarà delegato a varare uno o più decreti legislativi per disciplinare la sperimentazione, la localizzazione, la costruzione e l’esercizio dei nuovi moduli, rivedere le competenze istituzionali, promuovere ricerca e formazione e riorganizzare la gestione degli impianti esistenti, dei rifiuti e del combustibile esaurito.
Dalle Regioni un sì condizionato
Nella seduta della Conferenza Unificata, le Regioni hanno espresso parere favorevole a maggioranza al disegno di legge delega, sottolineando la necessità di un maggiore coinvolgimento delle Regioni nella definizione degli atti normativi seguenti. Il sì condizionato manifestato dalla Conferenza delle Regioni richiede infatti che dovrà essere trovata l’intesa tra Governo e Regioni sui successivi decreti legislativi attuativi.
Parere negativo dalle Regioni Sardegna, Toscana e Umbria
Contrarietà al DDL nucleare è arrivata dalle Regioni Sardegna, Toscana e Umbria, che hanno espresso parere negativo sul testo.
Il testo sarà trasmesso al Parlamento
“Con grande soddisfazione – ha dichiarato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto – prendo atto della valutazione della più autorevole sede di confronto interistituzionale. Ora il testo sarà trasmesso rapidamente al Parlamento, per avviare un percorso molto atteso, che può dare all’Italia l’opportunità di sviluppare un’energia sicura, pulita, innovativa e orientata alla decarbonizzazione. Una strada di futuro su cui oggi facciamo un altro passo avanti”.