Le parti sociali dell’edilizia hanno siglato, mercoledì 8 ottobre, due importanti accordi che introducono novità significative in materia di gestione amministrativa, welfare dei lavoratori e contribuzione di settore.
Il primo accordo
Con il primo accordo, è stato approvato il documento tecnico per la Denuncia Unica Edile (DUE), al quale tutte le Casse Edili ed Edilcasse dovranno attenersi al momento dell’entrata in vigore della nuova trasferta nazionale.
Rimane fermo l’obbligo della denuncia per singolo cantiere, ma vengono definite le condizioni specifiche che consentono l’indicazione di un “cantiere generico” nella denuncia.
È stata inoltre concordata la costituzione dell’anagrafica impiegati, di competenza della Cnce, finalizzata – come previsto dal rinnovo contrattuale – alla gestione della sanità integrativa e della previdenza complementare per gli impiegati del settore.
Il secondo accordo
Il secondo accordo prevede la messa a disposizione di risorse dal Fondo Nazionale Prepensionamento a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie. Le misure includono:
- sostegni allo studio per i figli degli operai edili deceduti a seguito di infortunio sul lavoro;
- una prestazione straordinaria per gli operai colpiti da gravi patologie che, superato il periodo di comporto, richiedano un’aspettativa fino a sei mesi;
- un contributo straordinario per il sostegno dell’affitto o dell’acquisto della casa.
Le parti hanno inoltre concordato la riduzione del 15% delle aliquote regionali del contributo Ape, con decorrenza dal 1° ottobre 2025.
Infine, per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2026 e il 31 dicembre 2027, è stata stabilita la sospensione del contributo dello 0,10% a carico dei datori di lavoro destinato al Fondo Incentivo Occupazione, mantenendo inalterate le relative prestazioni.
Gli accordi rappresentano un passo importante verso una maggiore efficienza amministrativa e un rafforzamento del sistema di welfare del comparto edile, a beneficio sia delle imprese che dei lavoratori.