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Ponte sullo Stretto, la Corte dei Conti chiede chiarimenti. Il documento e le reazioni

L’Ufficio di controllo della Corte dei Conti chiede chiarimenti e informazioni su: aspetti procedurali, progetto definitivo, osservazioni, richieste e prescrizioni acquisite nella conferenza di servizi e ritenute assentibili dal MIT, costi, stime di traffico e rispetto della normativa eurounitaria

giovedì 25 settembre 2025 - Alessandro Giraudi

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È pervenuta alla Corte dei Conti, per il prescritto controllo preventivo di legittimità, la delibera n. 41 del 6 agosto 2025 con la quale il CIPESS (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile), su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e del Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, con riguardo all’intervento infrastrutturale denominato “Collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria” – Ponte sullo Stretto di Messina – provvede all’approvazione del progetto definitivo e degli atti previsti all’art. 3, comma 7, del decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35.

L’Ufficio di controllo della Corte dei Conti, nel Rilievo (in allegato) trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Servizio centrale di Segreteria del Dipe, osserva che la suddetta delibera del CIPESS “costituisce il momento finale di un articolato e complesso procedimento amministrativo puntualmente ricostruito nell’epigrafe della delibera e posto a fondamento della stessa.

A tal riguardo preme, nondimeno, evidenziare come risulterebbe non compiutamente assolto l’onere di motivazione difettando, a sostegno delle determinazioni assunte dal Cipess, anche in relazione a snodi cruciali dell’iter procedimentale, una puntuale valutazione degli esiti istruttori.

In questa prospettiva la delibera oggetto di controllo – cui pure deve riconnettersi una rilevante efficacia costitutiva (cfr. a titolo esemplificativo il comma 8 dell’art. 3 del d.l. n. 35/2023) in ragione della quale si renderebbe esigibile una motivazione rinforzata – si appalesa più come una ricognizione delle attività intestate ai diversi attori istituzionali del procedimento che come una ponderazione delle risultanze di dette attività, sotto il profilo sia fattuale che giuridico
”. 

L’Ufficio di controllo della Corte dei Conti chiede di acquisire chiarimenti ed elementi informativi in relazione agli aspetti procedurali, al progetto definitivo, alle osservazioni, richieste e prescrizioni acquisite nella conferenza di servizi e ritenute assentibili dal MIT, al Piano economico e finanziario – quadro economico, e infine al rispetto della normativa eurounitaria.

Costi e stime di traffico

Riportiamo, in particolare, le osservazioni dell’Ufficio di controllo della Corte dei Conti in merito  al Piano economico e finanziario – quadro economico:

Preliminarmente appare opportuno acquisire elementi informativi, altrimenti non evincibili dalla delibera all’esame, in merito alle valutazioni svolte da Codesto Comitato ai fini della ripresa degli effetti del contratto originario e alle verifiche svolte circa la permanenza in capo al Contraente generale dei requisiti di gara.
In merito alla quantificazione delle diverse voci attestate nel quadro economico complessivo dell’investimento si osserva.
1) In disparte le riserve sulla metodologia adottata, si chiede, in primo luogo, di integrare la documentazione con atti afferenti agli esiti delle interlocuzioni intercorse tra la società KPMG e la Direzione del Committente, il Contraente generale ed i funzionari del MIT in merito a “fatti e eventi che possano avere un effetto significativo sulla determinazione dei valori oggetto del parere” (cfr. asseverazione KPMG pag. 10).
2) Perplessità si manifestano, inoltre, in merito al disallineamento tra l’importo asseverato dalla società KPMG in data 25 luglio 2025 – quantificato in euro 10.481.500.000 – e quello di euro 10.508.820.773 attestato nel quadro economico approvato il 6 agosto 2025. Si chiedono chiarimenti.
3) Con riferimento agli oneri per CCT non è dato evincere dalla documentazione prodotta quali criteri siano stati applicati per la relativa quantificazione.
4) Chiarimenti si rendono necessari in merito
a. ai costi della sicurezza e all’incremento registrato nel 2011 (euro 206.521.286) rispetto a quanto attestato nel progetto preliminare (euro 97.244.007);
b. agli importi relativi ai Servizi di ingegneria e attività di monitoraggio attestati in euro 340.847.456 a fronte dei diversi importi di cui al progetto preliminare (euro 235.529.054) e di cui al progetto definitivo 2011 (euro 355. 485.039);
c. alle voci che concorrono a determinare gli importi relativi a “Acquisizione a qualunque titolo degli immobili – risoluzioni interferenze a carico enti gestori”;
d. agli importi relativi alle “Opere e misure compensative dell’impatto territoriale e sociale” attestati in euro 266.977.084 a fronte dei diversi importi di cui al progetto preliminare (euro 130.000.00 come attestato nel relativo quadro economico) e di cui al progetto definitivo 2011 (euro 168.285.000);
e. alle valutazioni svolte da Codesto Comitato ai fini della ripresa degli effetti del contratto originario e alle verifiche svolte circa la permanenza in capo al Project Management Consultant e del Monitore ambientale dei requisiti di gara;
f. agli importi relativi agli “Oneri derivanti dal quadro prescrittivo e per interventi di natura ambientale e sui beni culturali” anche in relazione all’omologa voce inserita nel prospetto relativo all’affidamento al contraente generale del medesimo quadro economico.
5) Quanto alle stime di traffico - al piano tariffario di cui allo studio redatto dalla TPlan Consulting - poste a fondamento del PEF si chiedono chiarimenti in ordine alle valutazioni svolte da codesto Comitato in merito alle modalità di scelta della predetta società di consulenza e agli esiti di detto studio anche in relazione agli approfondimenti istruttori svolti in occasione della riunione preparatoria del Cipess.

Rispetto della normativa eurounitaria

Per quanto concerne il rispetto della normativa eurounitaria, l’Ufficio di controllo della Corte dei Conti osserva: “Ferme le richieste sopra formulate in relazione ai profili ambientali, si chiedono, da ultimo, chiarimenti in merito alle valutazioni svolte da codesto Comitato in relazione al rispetto della direttiva 2014/24/UE, con specifico riferimento all’art. 72, anche alla luce dell’interlocuzione avviata con la Commissione come attestata nella documentazione messa a disposizione della KPMG e trasmessa a questo Ufficio a seguito di richiesta di integrazione documentale”. 

Il commento del MIT e dell'AD della società Stretto di Messina

“Daremo tutte le integrazioni alla Corte dei Conti”, commenta il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che parla di una fisiologica interlocuzione con i magistrati della Corte dei Conti. 

“La Corte dei conti, nell’ambito dell’esame in corso sulla recente delibera CIPESS di approvazione del progetto definitivo del ponte sullo Stretto di Messina, sottoposta al controllo di legittimità, ha trasmesso al Dipe – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, alcune osservazioni e richieste di precisazioni e integrazioni documentali”, dichiara l’Amministratore delegato della Stretto di Messina, Pietro Ciucci.

“L’Ufficio di Controllo della Corte non ha espresso alcuna bocciatura, giudizio di inadeguatezza né richieste di integrazione del progetto definitivo. Stretto di Messina, di concerto con le Istituzioni interessate, è pronta a fornire tutti gli elementi utili per consentire alla Corte di completare l’istruttoria finalizzata alla registrazione della delibera CIPESS, nella consapevolezza di aver operato nel pieno rispetto di quanto previsto dalla normativa italiana ed europea”.

Per il Pd la Corte dei Conti ha bocciato la delibera CIPESS

Secondo il capogruppo Pd e il vicepresidente della commissione trasporti della Camera, Anthony Barbagallo e Andrea Casu, “la Corte dei Conti ha bocciato la delibera CIPESS sul Ponte sullo Stretto con cinque pagine di rilievi tecnici e procedurali. Un fatto che conferma le criticità già emerse sulla sostenibilità economica, sul rispetto delle norme europee e sulle valutazioni ambientali.
Non si tratta di un passaggio formale, ma di una sonora bocciatura che mette in discussione l’impianto stesso del progetto. Salvini e il Governo devono smetterla con gli annunci propagandistici e spiegare al Paese cosa sta realmente accadendo.

Presenteremo diverse interrogazioni parlamentari perché il Parlamento deve essere informato punto per punto, con la massima chiarezza e trasparenza. È in gioco la credibilità delle istituzioni e l’uso corretto delle risorse pubbliche”. 

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