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Riordino delle professioni, CNPI: “La riforma passo decisivo per modernizzare il Paese”

Periti Industriali soddisfatti dell’approvazione del ddl e pronti a collaborare con il Governo

lunedì 8 settembre 2025 - Redazione Build News

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“Un importante passo avanti per le professioni ordinistiche e per il Paese: l’attesa riforma degli Ordini professionali ci vedrà pronti a collaborare con il Governo per rendere il nuovo impianto normativo ancor più aderente all’attuale contesto lavorativo, economico e sociale”. Lo dichiara Giovanni Esposito, Presidente del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati (CNPI) a margine dell’approvazione, nella seduta del 4 settembre 2025, da parte del Consiglio dei Ministri, del disegno di legge delega per la riforma degli ordinamenti professionali, su proposta dei Ministri Marina Calderone (Lavoro) e Carlo Nordio (Giustizia). 

14 categorie professionali interessate

Un provvedimento che mira ad una revisione organica delle normative vigenti, risalenti alla riforma del 2012, con l’obiettivo di garantire maggiore coerenza e modernizzazione del sistema delle professioni italiane, allineandolo agli standard europei e interessa 14 categorie professionali: agrotecnici, architetti, assistenti sociali, attuari, consulenti del lavoro, dottori agronomi e forestali, geologi, geometri, giornalisti, ingegneri, periti agrari, periti industriali, spedizionieri doganali e consulenti in proprietà industriale.

“Oggi ci troviamo spesso a operare con regole che, in diversi ordinamenti, risalgono a oltre trent’anni fa. È indispensabile, così come abbiamo avuto modo di far notare, dotarsi di strumenti aggiornati, norme più snelle e modelli organizzativi adeguati al tempo presente, specie per quanto riguarda le procedure di accesso all’Albo, il tirocinio, la formazione continua, le regole di voto, di parità di genere e di rappresentanza territoriale, oltre all’indipendenza delle funzioni disciplinari, la digitalizzazione dei procedimenti e il rafforzamento del rapporto con le istituzioni e con il sistema dell’istruzione tecnica e universitaria. “Solo in questo modo le professioni ordinistiche potranno valorizzare pienamente la natura pubblicistica della loro funzione e rafforzare il ruolo di sussidiarietà nei confronti dello Stato, contribuendo concretamente all’ammodernamento del Paese, alla semplificazione delle procedure e alla riduzione della burocrazia”, continua Esposito.

"Come Presidente dei Periti Industriali, che rappresentano il punto d’incontro tra sapere tecnico, innovazione e fabbisogni produttivi, avverto con forza la responsabilità di accompagnare questa riforma in atto. Per questo motivo, da parte del CNPI, si esprime grande soddisfazione per l’approvazione del provvedimento che porterà ad un «restyling» degli statuti di 14 professioni e si compirà attraverso una delega al governo, da attuare entro 24 mesi, su impulso dei ministeri del Lavoro e della Giustizia", conclude il Presidente del CNPI. 

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