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Sistema a Cappotto in estate e nei climi caldi: da Cortexa la nuova guida tecnica per i progettisti

Mentre tradizionalmente si è sempre fatto riferimento al cappotto termico come soluzione per proteggere gli edifici dal freddo, Cortexa, con una nuova guida, dimostra come il cappotto termico in estate renda gli edifici più confortevoli, perché vengano rispettati rigorosi criteri di qualità

martedì 29 aprile 2025 - Redazione Build News

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Mentre tradizionalmente si è sempre fatto riferimento al cappotto termico come soluzione per proteggere gli edifici dal freddo, Cortexa, con una nuova guida, dimostra come il cappotto termico in estate renda gli edifici più confortevoli, perché vengano rispettati rigorosi criteri di qualità.

Estati sempre più calde e consumi elettrici per il raffrescamento in aumento

I segnali del fenomeno del riscaldamento globale sono sempre più evidenti: oltre alle temperature più alte che da qualche anno percepiamo nei mesi estivi, nel 2024 si è registrato ufficialmente un aumento della temperatura media di oltre 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. La percentuale di famiglie con aria condizionata, inoltre, potrebbe salire dall’attuale 27% a una quota compresa tra il 33 e il 48% entro il 2050, con una distribuzione molto diversificata in base al reddito e conseguenze importanti sull’incremento dei consumi di elettricità e delle emissioni.

Si tratta di una sfida che richiede azioni concrete, come l’impegno dell’Unione Europea a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 incentivando l’efficienza energetica, anche in edilizia. La riqualificazione degli edifici rappresenta una leva strategica per raggiungere questi obiettivi e il Sistema a Cappotto è l’alleato imprescindibile per contenere i consumi energetici non solo in inverno e nei climi freddi, ma anche in estate e nei climi caldi.

Come adeguare gli edifici?

Durante l’estate, gli edifici sono soggetti a forti variazioni di temperatura e irraggiamento solare, con conseguente accumulo di calore. Il comfort termico estivo degli edifici passa attraverso

1. un elevato isolamento termico delle strutture opache in grado di attenuare il calore entrante;
2. un’elevata capacità inerziale delle pareti;
3. la gestione delle strutture trasparenti per mezzo di schermature per evitare l’ingresso del calore solare;
4. un’opportuna ventilazione naturale o meccanica degli ambienti per smaltire i carichi di energia.

“Le pareti di un edificio isolate con Sistema a Cappotto acquisiscono un’elevata capacità termica, che consente loro di mantenere stabile la temperatura interna. Lo strato isolante installato all’estradosso della parete può infatti ridurre efficacemente lo scambio di calore tra la superficie esterna della parete e l’ambiente interno, mantenendo così una temperatura interna inferiore e riducendo il fabbisogno di raffreddamento degli edifici. Questo aspetto è particolarmente importante, considerato l’incremento delle temperature registrato in Italia negli ultimi anni”, afferma Fabio Raggiotto, membro della Commissione Tecnica Cortexa e coordinatore del gruppo di lavoro che ha realizzato la guida Cortexa sul Sistema a Cappotto in estate e nei climi caldi.

All’interno del documento tecnico viene ampiamente documentata la differenza di prestazioni tra involucri coibentati e no, dimostrando come il Sistema a Cappotto di qualità, ovvero fornito da un unico produttore, dotato di certificato ETA (Valutazione Tecnica Europea) e marcatura CE, progettato e posato a regola d’arte, permetta di rallentare fortemente il flusso di calore entrante in estate e nei climi caldi.

Valutazione del fabbisogno termico di un edificio in estate

La componente opaca della facciata ha un ruolo rilevante per il bilancio energetico e il comfort dell’edificio, anche nella stagione estiva. In accordo con il quadro legislativo nazionale, un buon approccio al comfort estivo degli edifici deve perseguire l’obiettivo di limitare l’energia entrante e di controllare il bilancio energetico, imponendo delle verifiche riguardanti il contenimento e la riduzione del fabbisogno termico. In particolare, per le strutture opache è necessaria la verifica di alcuni parametri alternativi:

- fabbisogno energetico di raffrescamento determinato in base ai modelli di calcolo in regime dinamico;
- trasmittanza termica periodica Yie (W/m2K) delle strutture esposte ad irraggiamento solare superiore a 290 W/m2;
- temperatura operante superficiale all’estradosso delle strutture opache.

Miglioramento del comfort abitativo

I benefici dell’isolamento termico a cappotto nei confronti del caldo riguardano anche il livello di comfort degli ambienti abitati. Secondo un sondaggio svolto nel 2024 dal Centro Studi Cortexa, a cui hanno partecipato circa 700 progettisti, è emerso che il 30% sostiene che i committenti scelgono il Sistema a Cappotto prevaletemene per migliorare il comfort della propria abitazione. Un segno evidente che l’aumento delle temperature ha evidenziato l’esigenza di proteggere le abitazioni, anche dal caldo, per ottenere comfort abitativo senza un incremento drastico dei costi per il raffrescamento. Il Sistema a Cappotto rappresenta perciò una soluzione ottimale per minimizzare significativamente il sovraccarico termico a cui è sottoposto l’edificio, impedendo il surriscaldamento delle murature e dimezzando il consumo elettrico dei condizionatori per il raffrescamento.

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