Attualità

Superbonus e crediti incagliati, C.A.N.D.E.: “Contabilità manipolata”. Nuova relazione alla Corte dei Conti

La Class Action Nazionale Dell’Edilizia ha presentato il 30 luglio scorso alla Procura Generale della Corte dei Conti una Relazione Tecnica Integrativa a sostegno dell’esposto depositato lo scorso 7 maggio. “Rischio danno erariale per oltre 130 miliardi”. Lanciata petizione su Change.org

martedì 9 settembre 2025 - Alessandro Giraudi

shutterstock_2123192897 fonte Shutterstock

La Class Action Nazionale Dell’Edilizia (C.A.N.D.E.) ha presentato il 30 luglio scorso alla Procura Generale della Corte dei Conti una Relazione Tecnica Integrativa a sostegno dell’esposto depositato lo scorso 7 maggio (LEGGI TUTTO). Il documento analizza nel dettaglio la controversa decisione del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) di riclassificare i crediti d’imposta legati ai bonus edilizi – in particolare il Superbonus 110% – da “non pagabili” a “pagabili”, con rilevanti effetti sul bilancio dello Stato.

Secondo la Relazione, tale riclassificazione ha comportato un aumento fittizio delle spese pubbliche, generando un impatto stimato in oltre 130 miliardi di euro nel triennio 2024–2026, e violando principi fondamentali della contabilità pubblica italiana ed europea. Il MEF avrebbe contabilizzato questi crediti come passività certe nei confronti dei cittadini – per finalità europee – pur negandone il rimborso sul piano interno, determinando così una grave distorsione contabile e istituzionale.

Il documento mette in luce possibili violazioni:
- dell’art. 81 della Costituzione (equilibrio di bilancio), della legge 196/2009 (veridicità e attendibilità della contabilità pubblica);
- dei regolamenti europei (SEC 2010, Patto di Stabilità), nonché ipotesi di danno erariale, abuso d’ufficio e falsità ideologica in atto pubblico.

Conclusioni della Relazione 

C.A.N.D.E. chiede:
- l’apertura di verifiche contabili e giurisdizionali a livello nazionale;
- la sospensione immediata della contabilizzazione dei crediti come “pagabili” senza adeguata copertura;
- un intervento delle istituzioni europee per valutare l’eventuale manipolazione dei saldi di finanza pubblica.

“Ci troviamo di fronte a una doppia verità contabile: in Italia i crediti sono non rimborsabili, ma in Europa vengono trattati come spesa pubblica effettiva. È una manipolazione che danneggia imprese, cittadini e bilancio dello Stato”, dichiara Roberto Cervellini, Presidente di C.A.N.D.E.

La Class Action Nazionale Dell’Edilizia ribadisce la propria determinazione nel tutelare i diritti economici dei contribuenti e la trasparenza dei conti pubblici.

Petizione su Change.org

C.A.N.D.E., insieme a Norbert Toth e all’Associazione “L'Alba di una rinascita sociale” ha lanciato su Change.org la petizione “Rimborso dei crediti fiscali Superbonus e Bonus Facciate divenuti pagabili.

Petizione alla Commissione Parlamentare UE

Lo scorso 24 agosto la Class Action Nazionale Dell’Edilizia ha inoltre annunciato che “a settembre una petizione più mirata sulle irregolarità transnazionali verrà trasmessa alla Commissione Parlamentare UE, composta da 27 Stati membri e 61 Europarlamentari. In questo modo ogni parlamentare europeo sarà messo a conoscenza di come il Governo italiano abbia alterato i conti pubblici, a danno prima degli italiani e poi degli europei”. 

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Dello stesso autore