Per come è stata regolamentata, la patente a crediti nei cantieri rischia di tradursi in un inutile aggravio burocratico che non garantisce alcun incremento della sicurezza nei cantieri. Lo segnala al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, un'interrogazione presentata il 4 agosto scorso in Commissione lavoro della Camera dal deputato Arturo Scotto (PD).
L'interrogazione ricorda che “Vincenzo Del Grosso, Ciro Pierro e Luigi Romano sono le vittime dell'ultima strage collettiva sul lavoro che si è consumata a Napoli, precipitati da oltre 20 metri per il cedimento della parte superiore del montacarichi di un'impalcatura mobile, mentre eseguivano lavori di manutenzione di un condominio al Vomero.
Due dei deceduti lavoravano in nero, mentre nessuno indossava il casco di protezione o l'imbragatura che permette di rimanere agganciati alle impalcature. Nessuna delle più elementari regole di sicurezza sembra siano state rispettate.
Il titolare della ditta individuale, Vincenzo Pietroluongo, nel 2022 è stato condannato a sei mesi in primo grado, poi prescritto in appello, per un analogo incidente nel 2015, in cui un suo dipendente, cadendo dall'alto durante lavori di ristrutturazione, rimase gravemente ferito è riportò una grave paralisi. Per tale incidente il lavoratore non ha ricevuto alcun risarcimento ed è in corso una causa civile.
La procura di Napoli ha immediatamente aperto un'inchiesta e disposto un sopralluogo sul luogo dei grave incidente, iscrivendo sul registro degli indagati, come atto dovuto, il titolare dell'impresa, il coordinatore della sicurezza del cantiere, l'amministratore del condominio e la società che ha noleggiato il montacarichi”.
Senza una vigilanza sistematica la patente a crediti è inefficace
Dal 1° ottobre 2024 le imprese edili devono possedere la cosiddetta «patente a crediti» (ai sensi dell'articolo 27 del decreto legislativo n. 81 del 2008, come recentemente modificato dal decreto-legge n. 19 del 2024) e, a parere dell'interrogante, “anche dalla breve descrizione degli accadimenti sopra indicata, la semplice previsione del possesso della patente a crediti, soprattutto dopo l'emanazione dei decreti attuativi, appare del tutto inadeguata a garantire standard di sicurezza accettabili, se non accompagnata da una puntuale e sistematica azione di vigilanza sul rispetto della normativa nei cantieri.
Nei soli primi cinque mesi dell'anno sono stati registrati 386 morti sul lavoro, un incremento del 4,6 per cento rispetto allo stesso periodo del 2024.
In occasione del recente dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, ai sensi dell'articolo 14-bis del decreto legislativo n. 81 del 2008, è stato proposto di favorire l'utilizzo delle nuove tecnologie per assicurare il riconoscimento delle persone che operano nei cantieri, la regolarità del loro rapporto di lavoro e il loro grado di formazione”.
Ciò premesso, l'interrogazione chiede al ministro Marina Calderone “quali urgenti iniziative intenda adottare per accertare, per quanto di competenza, se l'impresa in questione fosse in possesso della patente a crediti e se non ritenga che, per come è stata regolamentata, tale patente non rischi di tradursi in un inutile aggravio burocratico che non garantisce alcun incremento della sicurezza nei cantieri”.