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Autorizzazione paesaggistica, il Senato approva il Ddl delega per la revisione del Codice beni culturali

Il testo, modificato dalle Commissioni riunite 7ª e 8ª, passa ora all'esame della Camera

mercoledì 17 settembre 2025 - Alessandro Giraudi

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Con 83 voti favorevoli, 55 contrari e nessun astenuto, l'Assemblea del Senato il 17 settembre 2025 ha approvato il disegno di legge di delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica (A.S. 1372), relatori i senatori Tubetti e Paganella. Il provvedimento passa all'esame della Camera.

In Aula la relatrice Francesca Tubetti (FdI) ha spiegato che questo Ddl “delega il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio, con riguardo alle procedure di autorizzazione paesaggistica, al fine di contemperare le esigenze di tutela del patrimonio culturale con la semplificazione dei procedimenti amministrativi in materia di paesaggistica. Le Commissioni 7a e 8a riunite ne hanno concluso l'esame lo scorso 5 agosto, al termine di un'intensa attività istruttoria nell'ambito della quale è stato svolto un ciclo di audizioni di esperti della materia, nonché di rappresentanti di associazioni ed enti operanti nel settore.

I relatori, nel far tesoro delle preziose indicazioni emerse in tale sede, hanno successivamente elaborato un nuovo testo del disegno di legge, a prima firma del presidente Marti. A tale nuovo testo sono stati presentati 168 emendamenti ed in sede di esame degli stessi è stato possibile migliorare ulteriormente la proposta legislativa, in alcuni casi accogliendo anche i contributi preziosi delle forze di opposizione”.

Modificato il Ddl

“Entrando nel merito dei contenuti del provvedimento, nell'esercizio della delega il Governo dovrà innanzitutto garantire il coordinamento normativo con la disciplina generale in materia di procedimento amministrativo di cui alla legge n. 241 del 1990.

Ciò anche in riferimento al silenzio assenso nell'ambito del procedimento di autorizzazione paesaggistica, di cui all'articolo 146 del codice dei beni culturali e del paesaggio, per il rilascio del parere da parte delle Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio in relazione agli interventi da eseguirsi su immobili e aree sottoposte a tutela dalla legge o in base alla legge.

In virtù di un emendamento approvato in sede referente, il Governo dovrà inoltre assicurare un migliore coordinamento normativo del codice dei beni culturali e del paesaggio con il testo unico dell'edilizia. Gli interventi di lieve entità non saranno sottoposti al parere della Soprintendenza e competeranno esclusivamente agli enti territoriali, previa verifica di conformità con gli strumenti di pianificazione urbanistica conformati o adeguati alle previsioni del piano paesaggistico e qualora siano previste specifiche prescrizioni d'uso.

Nel caso di autorizzazione paesaggistica relativa a infrastrutture strategiche e di preminente interesse nazionale, il parere spetterà alla competente direzione generale del Ministero della cultura. In sede di esercizio della delega, dovranno inoltre essere individuate le tipologie di intervento, di prevenzione del rischio idrogeologico, idraulico e sismico, di rafforzamento della sicurezza del patrimonio culturale ed il ripristino delle infrastrutture danneggiate a seguito di calamità naturali, alle quali applicare una specifica disciplina procedimentale semplificata.

Dovranno essere altresì previste ipotesi di semplificazione per il rinnovo dell'autorizzazione paesaggistica e di interventi relativi ad attività di carattere stagionale e ripetitivo che non presentino variazioni di alcun genere rispetto all'autorizzazione paesaggistica già rilasciata.

Alla luce di quanto è emerso nel corso delle richiamate audizioni e del dibattito che si è svolto in sede referente, le Commissioni riunite hanno anche approvato un emendamento in base al quale il legislatore delegato dovrà prevedere ulteriori forme di coordinamento volte ad assicurare la redazione, l'aggiornamento periodico e l'effettiva attuazione dei piani paesaggistici.

Il testo approvato in sede referente, oltre a delegare il Governo ad apportare le suddette modifiche al codice dei beni culturali e del paesaggio, demanda al Ministero della cultura l'adozione di linee guida per assicurare l'esercizio uniforme delle azioni di tutela a livello nazionale, anche con riferimento al regime del supplemento istruttorio e alla chiara distinzione tra interventi esclusi dall'autorizzazione paesaggistica, interventi di lieve entità soggetti a procedimento autorizzatorio semplificato ed interventi soggetti al regime autorizzatorio ordinario e all'efficacia temporale delle autorizzazioni medesime in relazione all'atto legittimante la richiesta, nonché in materia di concessioni per eventi di natura temporanea ed effimera, di cui all'articolo 106, comma 2-bis, del codice”. 

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