Nonostante dal 1° ottobre 2024 le imprese edili devono possedere la cosiddetta “patente a crediti” (ai sensi dell'articolo 27 del decreto legislativo n. 81 del 2008, come recentemente modificato dal decreto-legge n. 19 del 2024), nei primi sette mesi del 2025 l’INAIL ha registrato un incremento del 5,2% degli incidenti mortali sul lavoro rispetto al 2024 (LEGGI TUTTO).
Un'interrogazione al ministro Calderone, presentata il 4 agosto scorso in Commissione lavoro della Camera, ha evidenziato che “la semplice previsione del possesso della patente a crediti è inadeguata a garantire standard di sicurezza accettabili, se non accompagnata da una puntuale e sistematica vigilanza sul rispetto della normativa nei cantieri”. Per come è stata regolamentata, la patente a crediti nei cantieri rischia di tradursi in un inutile aggravio burocratico che non garantisce alcun incremento della sicurezza nei cantieri (LEGGI TUTTO).
Approvato un nuovo decreto-legge in Consiglio dei Ministri
Tanto premesso, nella riunione del Consiglio dei Ministri di martedì 28 ottobre 2025 è stato approvato il decreto-legge recante “Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile”, proposto dal Presidente Giorgia Meloni, dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone e del Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del Mare Nello Musumeci.
Le norme incentivano le misure di riduzione degli infortuni sul lavoro e premiano i datori di lavoro virtuosi, potenziando al contempo le attività di vigilanza e l'apparato sanzionatorio. A regime, l’insieme delle misure avrà un costo pari a 900 milioni di euro per annualità.
Subappalto e strumenti digitali
Il decreto orienta l'attività di vigilanza dell'INAIL in modo mirato nei confronti dei datori di lavoro che ricorrono allo strumento del subappalto (pubblico e privato). Contestualmente, vengono introdotte disposizioni specifiche per il badge di cantiere e la patente a crediti, prevedendo la precompilazione della tessera digitale con i dati identificativi dei lavoratori assunti tramite la piattaforma SIISL (Sistema Informativo per l'Inclusione Sociale e Lavorativa). Inoltre, si individueranno gli ulteriori ambiti di attività a rischio più elevato, oltre al settore edile.
Potenziamento dell'apparato ispettivo e promozionale
Il testo prevede il potenziamento dell'organico dell'INAIL e del Comando Carabinieri per la tutela del lavoro.
Rafforzamento della formazione per RLS
Il decreto interviene in modo incisivo anche sulla formazione e sulla tutela specifica, prevedendo, tra l’altro, il rafforzamento della formazione per RLS. L'obbligo di aggiornamento periodico dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) viene esteso anche alle imprese con meno di 15 dipendenti, garantendo una formazione costante in tutti gli ambiti lavorativi. Inoltre, si innalza il livello qualitativo degli enti accreditati che erogano la formazione in materia, demandando a un accordo Stato-Regioni l'individuazione di criteri e requisiti di accreditamento.
Sicurezza studenti (scuola-lavoro)
Si rafforza la tutela assicurativa INAIL per gli studenti impegnati nei percorsi di formazione scuola-lavoro, estendendo la copertura anche agli infortuni occorsi nel tragitto casa-lavoro e viceversa. Si introduce a carico dell'INAIL una borsa di studio per alunni e studenti superstiti di persone decedute per infortuni sul lavoro o malattie professionali.
Near miss e prevenzione
Viene promossa l'adozione di linee guida per l'identificazione, il tracciamento e l'analisi dei mancati infortuni (c.d. near miss) da parte delle imprese con più di quindici dipendenti. Strumenti di incentivazione economica e premiale saranno individuati per le imprese che adottano modelli organizzativi avanzati di gestione della sicurezza e di tracciamento dei mancati infortuni.
Visite mediche aggiuntive
In relazione alle attività ad alto rischio di infortuni, si introduce una nuova tipologia di visita medica nei confronti del lavoratore qualora vi sia il ragionevole motivo di ritenere che si trovi sotto l'effetto di sostanze stupefacenti o alcoliche.
Destinazione sanzioni
Le risorse introitate dalle ASL a seguito dei provvedimenti sanzionatori saranno utilizzate in via esclusiva per attività di sorveglianza epidemiologica dei rischi, al rafforzamento dei servizi di prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (SPRESAL) e ad attività di formazione e aggiornamento professionale.
Revisione delle aliquote INAIL e contributi agricoli
A partire dal 1° gennaio 2026, si autorizza l'INAIL alla revisione delle aliquote per l'oscillazione in bonus per andamento infortunistico e dei contributi in agricoltura, con l'obiettivo di premiare le imprese che dimostrano un andamento positivo in materia di sicurezza. Sono inoltre introdotte specifiche cause di esclusione dal bonus.
Per aderire alla Rete del lavoro agricolo di qualità, le imprese dovranno dimostrare l'assenza di condanne penali o sanzioni amministrative in materia di salute e sicurezza sul lavoro negli ultimi tre anni. A queste imprese virtuose verrà riservata una quota delle risorse programmate dell'INAIL.
Fillea Cgil: “Questo provvedimento non salverà nessuna vittima”
“Bene l’introduzione del badge di cantiere ma rimangono irrisolte tutte le altre questioni a partire dalla annunciata stretta sui sub-appalti. Ignorata ancora una volta la richiesta di istituire una Procura nazionale che si occupi di reati in materia di salute e sicurezza. I processi non iniziano presso Procure, troppo spesso sprovviste degli strumenti idonei. I familiari rimangono in assenza di risposte, senza il gratuito patrocinio e senza, come da noi richiesto, la liquidazione di una somma provvisionale”. È il primo commento del segretario generale della Fillea Cgil Antonio Di Franco sulla bozza prima dell'esame in Consiglio dei ministri.
“Rispetto al badge di cantiere, battaglia storica degli edili – afferma il segretario generale della categoria - siamo già pronti a renderlo efficace mediante il nostro sistema casse edili/edilcasse, partendo ad esempio dalle esperienze dei cantieri del Sisma 2016, Roma, Firenze e Reggio Emilia. Nessuna risposta invece, in merito alla limitazione del sub-appalto, ormai fuori controllo dopo le ultime modifiche del codice dei contratti volute da Salvini. La norma a nostro avviso sta ulteriormente danneggiando un sistema storico di piccole e medie imprese, abituate a competere sulla qualità, non sul risparmio e il ribasso. Riteniamo infatti che nel tempo potrebbe avere degli effetti devastanti sul tessuto industriale dell’edilizia e non solo”.
Sul sistema di protezione contro le cadute dall’alto, “nessuna risposta in merito alla necessità di contrastare il dumping contrattuale e il proliferare dei falsi attestati di formazione”, precisa il segretario degli edili. E ancora spiega, “troppi ponteggi montati da imprese che non applicano i ccnl dell’edilizia e che non garantiscono ai lavoratori la necessaria formazione, eludendo obblighi formativi pre-ingresso e verifica della congruità della manodopera”.
Rispetto alla patente a crediti invece, “continuiamo a pensare che non sia uno strumento utile ed efficace anche guardando i numeri molto esigui rispetto alla platea. Pensiamo che sia stato uno strumento più utile a chi si occupa di gestire e fornire servizi in merito a tutta la burocrazia che essa introduce”. “Servirebbe – precisa Di Franco - una discussione in merito ad un intervento organico in materia di qualificazione d’impresa che metta al centro storia, competenza, mezzi e rispetto dei diritti dei lavoratori. Troppe imprese sul mercato difatti ad accesso libero stanno danneggiando la parte sana del sistema di imprese dell’edilizia”.
Infine, “questo provvedimento - conclude Di Franco - non salverà nessuna vittima e continueremo ad ascoltare l’ipocrisia dei cordogli e la retorica dei numeri, che fanno male a chi a quei numeri dà un nome un volto una storia una famiglia”.