Attualità

Frodi crediti per bonus edilizi inesistenti: a Barletta confiscati 4,5 milioni di euro

Gli indagati, tra la fine del 2021 e quella del 2023, avrebbero presentato all’Agenzia delle Entrate comunicazioni telematiche di cessione di crediti riferite a interventi bonus facciate e sismabonus in realtà mai avviati, riferiti talvolta a immobili inesistenti o nella disponibilità di soggetti estranei ai fatti

lunedì 27 ottobre 2025 - Redazione Build News

guardia di finanza fonte Shutterstock

Il GUP del Tribunale di Trani ha emesso, su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani, un provvedimento di confisca per un importo complessivo di poco meno di 4,5 milioni di euro.

I Finanzieri del Comando Provinciale Barletta Andria Trani hanno eseguito il provvedimento sottoponendo a confisca n. 5 unità immobiliari, 11 autoveicoli, disponibilità finanziarie e crediti d’imposta relativi ai cosiddetti bonus edilizi.

I beni confiscati sono parte di quanto già sottoposto a sequestro preventivo e per equivalente disposto dal GIP del Tribunale di Trani nei confronti di n. 5 persone fisiche e n. 4 società, tutte della provincia, per un valore complessivo di oltre 72.000.000 di euro nel corso dell’operazione denominata “Cassetto Distratto”.

La confisca eseguita è stata disposta a carico di uno degli imputati che, a seguito di sentenza emessa per applicazione della pena su richiesta delle parti, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi di detenzione domiciliare riconoscendo a favore dello Stato beni ed utilità economiche proposte in confisca quale profitto dei reati contestati.

Un complesso meccanismo fraudolento

Le indagini, avviate nel 2024 e coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani, hanno consentito di far emergere un complesso meccanismo fraudolento per il conseguimento di sostegni pubblici alle imprese, sotto forma di crediti di imposta, basato sulla falsa attestazione di lavori edilizi mai eseguiti. Gli indagati, tra la fine del 2021 e quella del 2023, avrebbero presentato all’Agenzia delle Entrate comunicazioni telematiche di cessione di crediti riferite a interventi di recupero edilizio, “bonus facciate” e “sismabonus” in realtà mai avviati e riferiti talvolta a immobili inesistenti o nella disponibilità di soggetti estranei ai fatti.

Tali crediti - proventi di delitto - venivano poi ricevuti nel “cassetto fiscale” di altre società, riconducibili agli stessi indagati, che venivano successivamente impiegati nelle attività economiche delle stesse società, principalmente sottoforma di compensazione di debiti preesistenti con l’Erario, ottenendo così un cospicuo ma indebito risparmio fiscale.

Grazie all’incrocio tra le risultanze documentali e le movimentazioni finanziarie riconducibili alle società e agli indagati, le Fiamme Gialle hanno ricostruito l’intera filiera delle cessioni di crediti inesistenti, accertando che le somme generate venivano successivamente reimpiegate con artifici e raggiri nelle attività economiche delle imprese coinvolte.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Dello stesso autore


Progetti
Padova, inaugurato lo studentato in legno

L’edificio moderno e sostenibile realizzato da Pohl Immobilien comprende 230 posti letto,...

Prodotti
Un sistema integrato per valorizzare ogni dettaglio nei rivestimenti

Mapei Color, una soluzione per dare armonia cromatica tra profilo, fuga e...