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Salva Casa e costruzioni in zone sismiche: pubblicata la nuova legge della Regione Marche

Pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione Marche la Legge regionale n. 4/2025 che modifica la l.r. 1/2018 sulle costruzioni in zone sismiche e recepisce le disposizioni del Salva Casa

martedì 6 maggio 2025 - Alessandro Giraudi

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Sul Bollettino ufficiale della Regione Marche n. 36 del 24 aprile, è pubblicata la Legge regionale 17 aprile 2025, n. 4 concernente “Modifiche alla legge regionale 4 gennaio 2018, n. 1 (Nuove norme per le costruzioni in zone sismiche nella regione Marche)”.

Questa legge marchigiana – in allegato – aggiorna le norme per la costruzione in zone sismiche e recepisce le nuove disposizioni statali introdotte dal Salva Casa (Decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69 convertito nella legge 24 luglio 2024, n. 105), adottando procedure semplificate e riducendo il carico di lavoro per le verifiche in capo alle amministrazioni.

Modifiche e tre nuovi articoli nella l.r. 1/2018

Composta da 7 articoli, la nuova legge regionale modifica la legge regionale n. 1/2018 agli articoli 12, 13, 14 e 15. Inoltre, inserisce gli articoli 12 bis, 12 ter e 12 quater le cui disposizioni si applicano a decorrere dalla pubblicazione nel Bollettino ufficiale della Regione Marche della deliberazione della Giunta regionale contenente le relative disposizioni di attuazione.

Facoltà per i Comuni di eseguire i controlli a campione sullo stato di fatto

Per i Comuni viene introdotta la facoltà di eseguire i controlli a campione sullo stato di fatto dichiarato dal professionista abilitato.

Rilascio dell'autorizzazione sismica dopo l'esecuzione dei lavori

Tra le novità anche il rilascio dell'autorizzazione sismica dopo l'esecuzione dei lavori, che equivale alla possibilità di un rimedio postumo.

Difformità parziali e variazioni essenziali: procedimenti amministrativi per la sanatoria

Vengono previsti specifici procedimenti amministrativi per la sanatoria, anche dal punto di vista strutturale, di situazioni in cui esistono difformità parziali e variazioni essenziali. Viene inoltre introdotto il controllo a campione sulle istanze di sanatoria.

La normativa precedente

La normativa precedente prevedeva che i Comuni effettuassero controlli in tutti i casi di avvio del procedimento per il rilascio dei titoli abilitativi in sanatoria. “Nella pratica – ha spiegato l’Assessore regionale all’Urbanistica Stefano Aguzzi – si è constatato che i Comuni non riescono ad effettuare tali controlli, attribuendo piena fede alla rappresentazione dello stato dei fatti dichiarato dal tecnico abilitato. Pertanto, è opportuno consentire ai Comuni di organizzare i controlli in base alle effettive possibilità e a criteri di efficacia, eventualmente utilizzando il metodo a campione. In questo modo, da un lato si ribadisce la necessità di un controllo, sia pure a campione, finalizzato a verificare la veridicità di quanto dichiarato dal tecnico abilitato, dall’altro si elimina la previsione di un controllo a tappeto che nei fatti non viene eseguito”.

“Nell’ottica di una razionalizzazione e di una semplificazione delle procedure – ha aggiunto Aguzzi – le modifiche proposte consentiranno anche di alleviare il problema della carenza di funzionari tecnici, che attualmente non consente la tempestiva evasione dei procedimenti e che, in assenza di interventi, è destinato ad aggravarsi, a causa dei futuri pensionamenti e del prevedibile elevato numero di richieste di sanatoria”.

Gli aspetti operativi

La definizione degli aspetti operativi è delegata alla Giunta regionale, che ha immediatamente avviato il lavoro di revisione delle linee guida approvate con DGR 975/2021. Il provvedimento sarà oggetto di ampio confronto con tutti i soggetti interessati (Comuni, professionisti, costruttori).

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