Approderà in Consiglio regionale della Sardegna martedì 10 giugno il Disegno di legge n. 83 – approvato il 27 maggio 2025 dalla IV commissione (Governo del territorio) consiliare – che riordina e coordina la normativa edilizia e urbanistica regionale con le disposizioni urgenti del Salva Casa (decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2024, n. 105).
Il ddl sardo mantiene inalterate le misure minime di abitabilità per i monolocali. Non sono previsti né l’abbassamento della superficie minima degli alloggi da 28 a 20 mq, né la regolarizzazione automatica dei locali con altezza inferiore a 2,70 metri.
Restano invece in vigore le tolleranze più ampie per gli immobili già costruiti, in conformità con le disposizioni previste dalla normativa nazionale.
Ricordiamo che il vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha scritto alla Presidente della Regione Autonoma della Sardegna, Alessandra Todde, e al Presidente del Consiglio regionale della Sardegna, Piero Comandini, evidenziando tra l'altro che il suddetto disegno di legge regionale “mantiene inalterate le misure minime di abitabilità per i monolocali, non riconoscendo le novità introdotte dal decreto-legge "Salva Casa" (D.L. 69/2024, convertito in L. 105/2024). Le nuove disposizioni nazionali, frutto anche di un proficuo e costruttivo confronto in sede parlamentare, hanno introdotto significative novità sul tema dei micro appartamenti e includono modifiche sulla superficie minima degli alloggi e sulla riduzione dei limiti di altezza da 2,70 a 2,40 metri”.
“Il Ministero della Salute, con il supporto degli Uffici del MIT, sta aggiornando gli standard minimi di abitabilità per i mini appartamenti, tenendo conto delle nuove tecniche costruttive. Nelle more della finalizzazione di tale attività, le regole introdotte dal decreto-legge "Salva Casa" garantiscono per i micro appartamenti idonee condizioni igienico-sanitarie”, ha aggiunto la lettera di Salvini.
La R. Sardegna ribatte: “Abbiamo scelto di recepire in modo ragionato e selettivo il Salva Casa”
“La Regione Sardegna ha scelto di recepire in modo ragionato e selettivo il decreto-legge 'Salva Casa', con l’obiettivo di armonizzare la normativa regionale vigente in materia di edilizia, come la L.R. 23/1985, per cui la Regione ha competenza primaria, e le disposizioni appena varate a livello nazionale”, ha precisato la Regione in una nota di ieri 5 giugno.
“La nostra priorità – dichiara l’assessore dell’Urbanistica, Francesco Spanedda – è quella di costruire un quadro normativo unitario, chiaro e coerente, che possa guidare efficacemente professionisti, cittadini e amministrazioni locali. Ogni scelta normativa adottata dalla Regione si fonda su un’attenta valutazione delle esigenze specifiche del nostro territorio, che presenta caratteristiche sociali, ambientali e insediative differenti rispetto ad altre realtà del Paese”.
L’emergenza abitativa non si risolve incentivando la costruzione di case sempre più piccole
Nel rispondere alle osservazioni sollevate dal Governo nazionale in merito al mancato recepimento integrale del Decreto, l’assessore sottolinea che la Regione ha fatto proprie tutte le indicazioni del “Salva Casa” che realmente semplificano la vita dei cittadini sardi e degli uffici tecnici, ma ha escluso quelle che, per la Sardegna, rischiano di produrre effetti distorsivi.
Uno dei punti centrali della scelta regionale riguarda la riduzione a 20 metri quadri della superficie minima degli alloggi, misura introdotta dal decreto nazionale. “Riteniamo – spiega Spanedda – che l’emergenza abitativa non si risolva incentivando la costruzione di case sempre più piccole, ma attraverso una politica seria e strutturata per l’abitare, che garantisca spazi dignitosi e adeguati alle persone”.
“Per mostrare concretamente ciò che significa vivere in 20 mq abbiamo deciso di realizzare un video dimostrativo, per mostrare di cosa stiamo effettivamente parlando”, spiega l’assessore. “Parlare di alloggi da 20 metri quadri – prosegue – significa proporre abitazioni poco più grandi di un posto auto. Come si può vedere nel video, non riteniamo che questa soluzione possa essere una risposta concreta alle esigenze delle famiglie, se non in casi estremamente particolari”.
Il disegno di legge regionale approderà in Consiglio martedì 10 giugno. Si tratta del frutto di un percorso avviato dal Governo regionale, ma che ha visto la partecipazione attiva dei consiglieri regionali della Quarta Commissione Consiliare, per la definizione dei contenuti e dell’equilibrio tra le esigenze di semplificazione e quelle di tutela del territorio.
La Sardegna lavora alla redazione di un nuovo Testo Unico Edilizia regionale
L’obiettivo dell’azione regionale è ambizioso. “Stiamo lavorando alla redazione di un nuovo Testo Unico dell’Edilizia regionale, che offra una sintesi chiara, organica e aggiornata delle norme che regolano il settore edilizio in Sardegna, in linea con i principi di qualità urbana, sostenibilità e giustizia sociale”, afferma l’esponente della Giunta.
“La casa – conclude Spanedda – non può diventare un contenitore standard da comprimere all’infinito. Il diritto all’abitare si difende con scelte responsabili, visione e rispetto della dignità delle persone”.